Attualità - 20 dicembre 2023, 18:08

Cuneo, dopo 11 anni chiude la "Cuntra" di contrada Mondovì, il locale più "pazzo" della città

Ad annunciarlo con un post su Facebook la titolare Chiara "Miss Blondie" Cornaglia: "Sono stata per voi un'amica, una seconda mamma, il giullare di corte, la spacciatrice di alcool e pulled pork, il prete quando vi confessa e il terapeuta quando vi ascolta"

Chiara Cornaglia, titolare amatissima de "La Contrada"

Chiara Cornaglia, titolare amatissima de "La Contrada"

Dopo undici anni di attività ha chiuso i battenti uno dei locali ritrovo più amati del centro storico di Cuneo, La Contrada. Ad annunciarlo con un post sul suo profilo Facebook la titolare Chiara Cornaglia, che ha ringraziato i clienti: In questi 11 anni vi ho ho visto bere e mangiare, ingurgitare quantità spropositate di caramelle, ridere, piangere e sospirare. Vi siete divertiti, rilassati, sfogati, incazzati e annoiati a volte, vi siete vestiti in modi assurdi e solo perché ve l'ho chiesto io, anche quando non era Carnevale, anche quando fuori faceva un freddo cane”.

Chiara è sempre stata il punto di riferimento della “Cuntra”, come era conosciuto in città il suo locale di contrada Mondovì. Carattere estroso, sempre pronta alla battuta, era la trascinatrice delle serate. Che fossero a tema o meno, amava “dettare” la linea da tenere e tutti la seguivano: “Sono stata per voi un'amica, una seconda mamma, il giullare di corte, la spacciatrice di alcool e pulled pork, il prete quando vi confessa e il terapeuta quando vi ascolta”.

“Miss Blondie”, come è soprannominata, nel post aggiunge: “In Cuntra vi siete conosciuti, amati, messi insieme, lasciati e poi di nuovo fidanzati, si sono creati gruppi di amici, avete parlato fra sconosciuti, vi siete scambiati i contatti, avete litigato e poi fatto pace, avete pianificato viaggi, nuovi lavori e in questi anni ho visto matrimoni, nascite e purtroppo anche qualche funerale”.

Per Chiara Cornaglia la “Cuntra” è stata ovviamente un lavoro, ma anche tanto divertimento: “Voi avete reso queste 4 mura, la mia seconda casa, Voi siete stati la mia seconda famiglia, Voi avrete un pezzo del mio cuore per sempre”.

Poi i ringraziamenti: Grazie a tutti coloro che sono passati di qui, una sera per caso, e non sono più andati via. Grazie alla mia famiglia che ha supportato e sopportato questo lavoro difficile, che ti porta via nei momenti in cui dovresti essere a casa, a curarti di lei”.

La famiglia, che ora sarà la priorità della sua vita: È arrivato il momento di pensare a questo, immaginare nuovi percorsi e pianificare un mondo personale diverso”.

Cesare Mandrile

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