Lavoratori della Michelin chiamati alle urne nella giornata di ieri, giovedì 9 novembre, e ancora oggi, venerdì 10 novembre. I dipendenti dell’azienda marchiata bibendum dovranno votare l’ipotesi di accordo sul triennio 2024-2026 sottoscritto martedì 7 novembre in Unione Industriale a Torino tra i vertici aziendali, le sigle Filctem, Femca, Uiltec e Ugl Chimici e rispettive rappresentanze sindacali.
L’ipotesi riguarda 3.803 dipendenti (oltre duemila gli occupati nello stabilimento di Ronchi). Oltre a Cuneo si vota a Alessandria, Torino, Milano e Pomezia. Tra i punti meritevoli di attenzione c’è l’impegno alla stabilizzazione nel triennio 2024-2026 di 260 tra gli attuali operatori in somministrazione, oltre ad investimenti, per lo stesso periodo, di oltre 90 milioni.
Previsto un aumento del 6%, sempre nel triennio, del premio di risultato con incrementi a scalare: si passa dagli attuali 2.322 a 2362 euro nel 2024; a 2412 euro nel 2025; a 2462 euro nel 2026.
L’ipotesi di accordo prevede inoltre il miglioramento nel riconoscimento del benefit treno gomme, il riconoscimento di dieci giorni aggiuntivi di congedo obbligatorio di paternità per nascita e adozione per tutte le tipologie di famiglie, retribuiti al 100% e aggiuntivi rispetti a quelli previsti per legge. C’è inoltre l’impegno a verificare con il Gruppo mondo l’estensione della polizza sulla premorienza ai casi di invalidità permanente. Nell’ipotesi c’è la conferma ed estensione per tutti i siti italiani di tre importanti accordi sperimentali inerenti gli appalti, l’orario fiduciario e la regolamentazione del lavoro agile (smart working).
A Ronchi si svolgeranno quattro turni di votazione con oltre due mila dipendenti chiamati a esprimersi su quanto emerso dall’incontro confindustriale di qualche giorno fa. Al momento, con la votazione degli operanti nel turno di notte, sono quasi completate le votazioni. Manca ancora una tornata che si chiuderà entro il pomeriggio di oggi.
Stando ai primi dati nello stabilimento cuneese, il più importante stabilimento di pneumatici in Italia per capacità produttiva e per numero dipendenti si va verso un approvazione alla (quasi) unanimità. Al momento si parla di una decina di astenuti e nessun voto negativo. I restanti lavoratori hanno votato favorevolmente l’ipotesi di accordo.