Centralini bollenti all'ACDA di Cuneo. Tante le proteste per la non potabilità dell'acqua a seguito del maltempo dello scorso venerdì 20 ottobre. Per i più incomprensibile.
Certo, a Cuneo la perturbazione non è stata particolarmente grave. Lo è stata, però, in valle Gesso, dove si stima che siano caduti più di 200 mm di acqua in 6 ore e dove i danni sono stati ingenti, come ha soittolineato lo stesso sindaco di Valdieri Guido Giordana.
Ed è lì che ACDA ha le sorgenti: alle grotte del Bandito e ad Entracque.
"Forse i cuneesi non si sono resi conto di quello che è successo in Francia, dove sono caduti due ponti e dove migliaia di persone sono rimaste senza luce. E di quello che è successo in valle Gesso. Ora le sorgenti sono pulite, non c'è più sospensione di materiale, ma ci sono residui di terra e fango nella rete. Pulire una sorgente che getta 500 litri di acqua al secondo non è facile. Le squadre di tecnici stanno lavorando incessantemente da venerdì", evidenzia Livio Quaranta, presidente di ACDA.
La situazione della sorgente di Entracque sembra risolta. Si attende la conferma dall'Asl, ma in mattinata dovrebbe venire revocata l'ordinanza di non potabilità dell'acqua a Borgo San Dalmazzo, a Cervasca e a Vignolo, così come a Boves.
Per Cuneo ci potrebbe volere di più, perché la rete è decisamente più lunga ed estesa.
Conclude Quaranta: "Chiediamo di pazientare. La tempesta Aline ha creato molti più danni di quanto i cuneesi abbiano percepito. Il Gesso venerdì mattina faceva paura, così come lo Stura. Le sorgenti e la rete idrica si sono riempite di fango ed è stato inevitabile emanare l'ordinanza. Stiamo lavorando, contiamo di risolvere la situazione entro la mattinata di domani".