A Cuneo chiude un'altra attività storica. A fine anno abbasserà le serrande la Pellicceria Ceratto, specializzata non solo nella vendita ma anche nella lavorazione e produzione artigianale dei capi.
La pellicceria di corso Santorre Santarosa 24 aprì nel 1960, quando Osvaldo Ceratto, dopo aver appreso l'arte della pellicceria in un rinomato laboratorio, decise di proporre personalmente alla clientela pellicce di pregio, su misura e pret a porter.
Il laboratorio iniziò a crescere con la collaborazione del figlio Francesco, che nel frattempo aveva incominciato a lavorare con lui, aprendo nella sede attuale nel centro della città. Nel 1988 entrò a far parte dell’azienda la nuora Pinuccia. Nel corso degli anni molte lavoratrici hanno contribuito a far prosperare l’attività, alcune iniziando e finendo la loro vita lavorativa in questa ditta. Dal modello alla confezione, dalla scelta dei materiali alla rifinitura, tutto è sempre stato fatto con la massima cura, come attesta anche il marchio Piemonte Eccellenza Artigiana.
Proprio nel rispetto del lavoro artigianale, la Pellicceria Ceratto ha sempre cercato di seguire le nuove tendenze e il continuo evolversi dei modelli, per offrire un’ampia scelta di capi pronti e, contemporaneamente, mettere al servizio del cliente la propria competenza ed esperienza per confezionare capi su misura e rimettere a modello capi fuori moda per ogni esigenza di gusto e di taglia.
Con la sua chiusura per cessata attività, la città di Cuneo perde non solo un negozio ma soprattutto un patrimonio di esperienza e competenze. "Ci piacerebbe poterla cedere ad un pellicciaio, ma è un mestiere che nessuno fa più. Siamo gli ultimi rimasti in città, forse anche nell'intera provincia", sottolinea la signora Pinuccia, che sa che nei prossimi mesi la Pellicceria Ceratto lavorerà tantissimo per soddisfare le tante richieste arrivate dall'affezionata clientela. "Siamo sommersi di lavoro. Quando abbiamo annunciato la chiusura, tramite dei cartelli affissi alle vetrine, abbiamo ricevuto tantissime attestazioni di affetto e di stima, ma soprattutto ci sono arrivate numerose richieste di lavorazioni, perché chi ci conosce sa quanta cura e attenzione abbiamo sempre avuto per i capi che realizziamo e vendiamo. Ora è tempo di andare in pensione e di dedicarci ad altro. Chiudiamo un negozio, un laboratorio... ma in fondo un pezzo di storia nostro e della provincia".