Curiosità - 22 settembre 2023, 15:44

Annullo filatelico per gli 80 anni dell’eccidio di Boves

Il prossimo fine settimana sarà dunque un momento importante per tutta la comunità di Boves, legata tra ricordo e passione civile

Annullo filatelico per gli 80 anni dell’eccidio di Boves


Ripercorrendo una tradizione postale ormai consueta per la Città di Boves, domenica 24 settembre sarà emesso uno speciale annullo che ricorderà gli 80 anni dall’eccidio nazifascista perpetrato a Boves.

Una ricorrenza che si unisce alla memoria di un periodo della nostra vita nazionale che deve continuare a suscitare ricordo e monito affinché non si verifichino più simili brutalità. Le genti di queste valli non dimenticano, perché colpite tutte da un lutto in quel tragico 19 settembre 1943.

Il prossimo fine settimana sarà dunque un momento importante per tutta la comunità di Boves, legata tra ricordo e passione civile.

Il programma prevede sabato 23 l’inaugurazione del Museo dedicato a “Adriana Filippi, maestra e pittrice fra i partigiani”. Presso l’ex Filanda Favole a Boves in Via Moschetti si potranno ammirare i dipinti di questa maestra che tra il 1943 ed il 1945 ha raccontato attraverso la sua pittura la vita dei partigiani della Valle Colla.
Per l’occasione la “Carovana della Pace” tornerà a sfilare nuovamente verso Boves, partendo da Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Chiusa Pesio e Peveragno.
In questi giorni, peraltro si ricorda l’80° di un altro eccidio, quello di Cefalonia (isola della Grecia) dove furono trucidati migliaia di soldati italiani sempre da parte delle truppe tedesche. Un destino comune, che colpì indiscriminatamente soldati e civili a seguito dell’armistizio dell’8 settembre. Peraltro, la Grecia, come vedremo, è in qualchemodo protagonista anche a Boves, nel ricordo di quel tragico 1943.  

La sottolineatura filatelica
Il Comune di Boves, con la consueta sensibilità e senso di responsabilità legato al desiderio di mantenere vivo il ricordo di questi tragici fatti, ha chiesto a Poste Italiane l’emissione di uno speciale annullo filatelico che sarà disponibile domenica 24 settembre.

L’impronta, in formato tondo, riproduce la stilizzazione del monumento che commemora i martiri della resistenza - ovvero le figure abbozzate di una coppia di coniugi sulla soglia di casa con la trascrizione di un pensiero di Paul Eluard - opera del partigiano e scultore Nardo Dunchi   ed è completata dalla scritta “80° Anniversario eccidio di Boves 1943-2023 – 24.9.2023 – 12012 Boves (Cn)”. Il servizio temporaneo di Poste Italiane sarà attivo dalle ore 11,00 alle ore 17,00 in Piazza Italia a Boves. L’annullo, dopo l’utilizzo, sarà disponibile a partire dal 25 settembre presso l’Ufficio Postale di Cuneo Centro – sportello filatelico – Via Franco Andrea Bonelli 6 per i successivi 60 giorni, al termine dei quali verrà depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma.

Per obliterare le speciali cartoline preparate per l’occasione e raffiguranti un dipinto di Adriana Filippi, saranno utilizzati i francobolli emessi il 18 aprile scorso nell’80° anniversario dell’Associazione Vittime Civili di Guerra (ANVCG) di cui Boves rappresenta un simbolo (insignita con medaglia d’oro al valor militare nel 1963 e della medaglia d’oro al valor civile nel 1961).

Le parole del sindaco Maurizio Paoletti
“Per Boves l’ottantesimo dell’eccidio è una data estremamente significativa, non solo perché ci fa guardare al passato ma proprio perché ci ricorda un cammino importante per la nostra città, ovvero di pace e riconciliazione, due valori che nascono dal sangue innocente che è stato versato in questa guerra. Un cammino che stiamo coltivando con la “scuola di pace”, con i gemellaggi che abbiamo consolidato e con quelli che stiamo costruendo (per esempio quello con Elassona in Grecia, dove nel 1943 furono i soldati italiani a trucidare 150 civili greci) generando un altro ponte di solidarietà e di riconciliazione come fatto con la Germania. Se pensiamo a quanto sta succedendo in Ucraina, immaginiamo che ci vorranno decenni, posto che la guerra cessi immediatamente, perché i due popoli riescano a riconciliarsi. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di invitare una ragazza russa, fuggita dal suo Paese, per testimoniare come in Russia si stia vivendo questo conflitto, illustrando il manoscritto di un soldato russo che denuncia le nefandezze di una guerra senza senso. Si potrà comprendere da una testimone oculare, come vive attualmente la popolazione russa, bombardata dai messaggi televisivi e dalla retorica, ma che di fatto subisce privazioni in prima persona.
Elaborare il lutto è molto soggettivo ed in questi anni l’ho percepito personalmente incontrando tante persone. E’ un percorso non facile, spesso osteggiato, ma sono convinto che dobbiamo dare un segnale, con il dialogo, con il confronto che va oltre la legittima richiesta di giustizia. E’ importante che soprattutto i giovani percepiscano che solo seguendo questo processo possano affrontare i difficili tempi odierni dove viviamo una pace ancora minacciata dal dolore di una guerra non molto distante da noi.
Quando mi sono recato in Grecia per aprire il percorso di creazione del gemellaggio ho provato le stesse sensazioni provate dalla rappresentante della città di Schondorf quando è venuta a Boves. Vedevo gli occhi degli anziani che ancora non avevano elaborato la sofferenza e quindi posso ben comprendere come il perdono e la riconciliazione hanno bisogno di gesti continui, anche coraggiosi, ma necessari per dare una speranza verso un futuro ancora tutto da scrivere.  
Un’ulteriore testimonianza giunge dall’inaugurazione del Museo Filippi che raccoglie 160 quadri realizzati da questa splendida testimone che ci ha lasciato uno spaccato vivo della realtà partigiana. La nostra idea è di creare il primo Museo della Resistenza della Provincia di Cuneo. Ci fa particolarmente piacere che uno dei quadri di Adriana verrà riprodotto sulla speciale cartolina filatelica approntata con la collaborazione di Poste Italiane”.  

Senso civico, ricordo profondo per chi ha sacrificato la propria vita, lasciando un esempio che anche a distanza di 80 anni resta indelebile: queste le “colonne portanti” di queste giornate bovesane. Le giovani generazioni potranno trovare in questo speciale ed unico messaggio postale e filatelico ben più di un semplice rettangolo di cartoncino ma la memoria viva, per non cadere più in quei lontani e dolorosi fatti, vissuti in queste terre generose e ricche di valori condivisi.

Giuseppe De Carli

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