Si aspettavano di arrivare in centro Verzuolo. E invece l'autista del pulmino della ditta SAV di Villafalletto li ha fatti scendere nelle campagne falicettesi, precisamente in Via Mattona, a 800 metri di distanza dall’entrata della Kiwi Uno. A circa 4 chilometri da casa, e su una pericolosa strada provinciale.
È successo oggi, mercoledì 13 settembre, a quattro ragazzi di 11 anni che frequentano la classe prima della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo di Verzuolo. Era la prima volta che prendevano l’autobus per il rientro alle proprie abitazioni dopo la fine delle lezioni.
A denunciare il fatto sono le mamme e i papà che hanno inviato una lettera alla nostra redazione: “Nonostante i ragazzi abbiano chiesto ripetutamente all’autista dello scuolabus se questo si fosse recato a Verzuolo centro, si sono ritrovati, al termine del tragitto, abbandonati nelle capagne di Falicetto. Come genitori, ci stiamo chiedendo come un autista che si occupa del trasporto degli alunni e con anni di esperienza sulle spalle, possa abbandonare sulla strada 4 bambini (perché di questi si tratta), lasciandoli soli, senza preoccupazione alcuna su quello che sarebbe potuto succedere. Fortunatamente una di loro aveva in possesso il telefono cellulare, riuscendo a contattare, in preda all’ansia e allo spavento, i propri genitori che, geolocalizzando la posizione, sono riusciti ad andare tempestivamente in loro aiuto”.
E aggiungono: “Il nostro desiderio di genitori è quello di portare all’attenzione di tutti quanto verificatosi in data odierna con la speranza che tutto ciò non si verifichi nuovamente. Quanto avvenuto oggi avrebbe potuto avere risvolti ben peggiori considerando che stiamo parlando solo di bambini. Ci auguriamo che la ditta appaltatrice del servizio di scuolabus operi i dovuti controlli e prenda provvedimenti nei confronti dell’autista. Noi, come genitori di questi ragazzi, ci muoveremo in modo tale affinché venga garantita sempre la sicurezza dei nostri figli”.
Del caso è stata immediatamente messa a conoscenza anche l'amministrazione comunale che ha preso provvedimenti. “Si tratta di un fatto increscioso – commenta il sindaco Giancarlo Panero -. Come amministrazione abbiamo immediatamente inviato una pec formale di protesta chiedendo spiegazioni scritte alla ditta SAV che si occupa del trasporto scolastico per conto del Comune. La SAV ha ammesso la responsabilità e l'ingiustificato comportamento. Domattina sul bus ci sarà scritto il percorso. In più le famiglie riceveranno il numero di cellulare dell'autista per qualsiasi evenienza. E soprattutto, d'ora in avanti, gli autisti potranno fare scendere i ragazzi solo se, alla fermata, sarà presente un genitore o una persona delegata a riceverli, altrimenti saranno riportati al capolinea della SAV. È una questione di sicurezza su cui, come amministrazione, non transigiamo”.
L'azienda, da noi interpellata, segnala di aver preso tutti i necessari provvedimenti e testimonia con un messaggio di scuse come lavorare significhi anche dover affrontare momenti difficili come questo.