Attualità - 29 agosto 2023, 13:11

Omicidio di Montaldo, il grazie del generale Di Stasio ai carabinieri della Granda: "Avete dimostrato coraggio e grande umanità"

Il generale di Brigata Antonio Di Stasio, comandante della legione carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, è venuto a Cuneo per complimentarsi con alcuni degli uomini e delle donne dell'Arma che hanno partecipato alle ricerche di Sacha Chang nei boschi tra Montaldo e Torre Mondovì

Omicidio di Montaldo, il grazie del generale Di Stasio ai carabinieri della Granda: "Avete dimostrato coraggio e grande umanità"

Li ha ringraziati uno a uno, chiedendo il nome e la stazione carabinieri di provenienza e stringendo loro la mano. Stamattina, a Cuneo, il generale di Brigata Antonio Di Stasio, comandante della legione carabinieri Piemonte e Valle D'Aosta, è venuto a Cuneo per complimentarsi con il comandande provinciale colonnello Giuseppe Carubia e con alcuni degli uomini e donne dell'Arma impegnati, dal pomeriggio del 16 agosto, nelle ricerche di Sacha Chang.

Un'operazione durata quasi 48 ore, che ha coinvolto circa 200 uomini, impegnati a battere palmo a palmo i boschi tra Montaldo e Torre Mondovì, per trovare il 21enne olandese accusato di aver ammazzato il padre e l'amico di famiglia, anche lui olandese, che da qualche giorno li stava ospitando.

Il generale ha voluto sottolineare soprattutto l'umanità con cui gli uomini dell'Arma hanno gestito la situazione.

Queste le parole del generale Di Stasio: "E' stato un successo e sono qui per fare i complimenti e dire grazie. Un successo ma anche un insuccesso, perché quando arrestiamo una persona è una sconfitta per la società. Quello che voglio sottolineare è il grande senso di umanità dimostrato, umanità che è nello spirito dell'Arma. Nel momento in cui hanno trovato il ragazzo, i carabinieri hanno avuto prima di tutto la responsabilità di assicurargli le cure, l'assistenza e il cibo di cui aveva bisogno. Questo è l'elemento più importante che caratterizza l'Arma: andare oltre il risultato investigativo, guardare prima alla donna e all'uomo che purtroppo, per cause varie, commette un reato.

Quanto accaduto a Montaldo, dove un giovane ha ammazzato il padre, merita un'attenzione che va oltre l'aspetto giudiziario. Per gestirlo ci vuole una profonda umanità, frutto di una cultuta istitiuzinale che ha più di 200 anni. L'uomo deve essere al centro di ogni cosa, noi serviamo delle comunità e dobbiamo abbracciare non solo gli aspetti di criminalità. Il carabiniere non inizia o finisce dove inizia o finisce un reato, ma dove c'è un bisogna che va gestito e risolto.

Poi un cenno al ruolo e all'aiuto dei cacciatori: "Siamo forti se il territorio risponde. Qui ha funzionato tutto, in particolare il legame tra il carabiniere e il territorio. La sinergia ha portato al risultato". 

Barbara Simonelli

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