Economia - 16 agosto 2023, 19:00

INP o Interaction to Next Paint, la nuova metrica Core Web Vital introdotta da Google, e le notifiche allarmanti da GSC (Google Search Console)

Google ha messo a punto un’altra metrica, INP – Interaction to Next Paint.

INP o Interaction to Next Paint, la nuova metrica Core Web Vital introdotta da Google, e le notifiche allarmanti da GSC (Google Search Console)

Google ha messo a punto un’altra metrica, INP – Interaction to Next Paint, in italiano “interazione fino alla successiva visualizzazione”, e che da marzo 2024 entra a far parte del più ampio pacchetto dei Core Web Vitals (segnali essenziali).

Per riflesso, il cambiamento è avvenuto anche nella piattaforma GSC, ovvero nella Google Search Console che già al momento in cui scriviamo (luglio 2023), ha iniziato a notificare punteggi  INP negativi.

Cosa comporta in pratica e in concreto questa novità per chi sviluppa e gestisce siti web ed eCommerce? Come regolarsi con le notifiche che arrivano da Google sulla GSC?

Ne parliamo con Sergio Ravera, amministratore delegato di Artera (artera.net), provider svizzero nato nel 2002 che offre servizi di cloud hosting, server cloud e VPS.

Le notifiche della Google Search Console (GSC)

Togliamoci subito il dente che duole: chi stia ricevendo notifiche sulle performance negative basate sul criterio INP, non deve preoccuparsi.

Come sappiamo, in linea con i cambiamenti che avvengono all’interno dei Core Web Vitals, la Search Console fa da specchio ed espleta il suo ruolo di supervisore e advisor, inviando notifiche che spesso possono allarmare i proprietari dei siti web.

Sebbene non sia ancora attivo, perché lo sarà solo nel marzo 2024, e al momento in cui pubblichiamo questo intervento siamo nel luglio 2023, Google ha integrato il valore di misurazione INP nel report Core Web Vitals della Search Console, così che i proprietari dei siti possano prepararsi al cambiamento. Ma di fatto è ancora in vigore la notifica della metrica FID, pertanto – ribadiamo – non c’è da preoccuparsi delle notifiche negative di GSC.

Ora introduciamo brevemente i Core Web Vitals, per un ripasso veloce prima di parlare della nuova metrica.

I Core Web Vitals, le metriche di Google per valutare l’esperienza di navigazione

Dunque, per inquadrare un po’ la situazione, un ripasso rapido ci porta indietro nel tempo, esattamente al maggio 2020, quando Google annuncia l'ingresso di nuove metriche per valutare in modo misurabile l'esperienza di navigazione sui siti web.

Ciò che sta a cuore al motore di ricerca è migliorare l‘usabilità delle pagine web, mettendole al vaglio delle metriche chiamate “Core Web Vitals” (segnali essenziali), diventate poi fattore di ranking nel 2021.

I parametri usati per misurare e stabilire le performance dei siti includono tre metriche chiave, indicatori legati alla velocità, al tempo di risposta e alla stabilità del layout di un sito web.

1.    LCP: Largest Contentful Paint: Velocità di caricamento

2.    FID: First Input Delay: Interattività della pagina

3.    CLS: Cumulative Layout Shift: Stabilità visiva del caricamento.

Arriviamo al 2023 quando, nel mese di maggio, Google annuncia l’ingresso di una nuova metrica che prende il posto di First Input Delay (FID).

Cosa comporta questo cambiamento? Cos’altro dobbiamo considerare quando sviluppiamo o gestiamo un sito un eCommerce?

INP o Interaction to Next Paint, la nuova metrica dei Core Web Vitals

A rendere ufficiale l'esistenza di questo nuovo segnale web essenziale, e la prossima sostituzione di First Input Delay, è stato l’intervento di Annie Sullivan e Michal Mocn nel corso di Google I/O 2022, dove si è parlato di tante novità legate proprio alla responsiveness. Un valore fondamentale per la soddisfazione delle persone che navigano tra le pagine del sito web, considerando la complessità di alcune piattaforme che usano linguaggi di programmazione come Javascript.

Infatti, la responsiveness misura la velocità di risposta della pagina agli input dell’utente, che possono essere di qualsiasi natura, dalla compilazione di un modulo per accedere a un contenuto all’aggiunta di un prodotto nel carrello, aprire un accordion, ecc. Insomma, per intenderci, tutto ciò che implica un’azione e un’interazione.

In pratica, la nuova metrica – INP – misura la reattività delle pagine, ovvero la capacità di rispondere rapidamente agli input degli utenti. Ma lo fa misurando tutte le interazioni durante il ciclo di vita della pagina. Dunque, registrando il valore solo dopo che la persona ha lasciato la pagina.

Cosa cambia rispetto alla metrica FID?

Interaction to Next Paint, come premesso, considera la reattività di tutte le interazioni con le pagine web, a differenza della metrica FID che, invece, considera solo la reattività della prima interazione.

Inoltre, INP misura l’intera durata dall’inizio dell’interazione (‘Interaction’) fino alla successiva visualizzazione (‘Next Paint’).

In sostanza, quando una persona interagisce con il sito web, per esempio cliccando su un link o scrollando la pagina, il browser deve mostrare un output, che sia una nuova immagine, un nuovo testo, un nuovo video o qualsiasi altra cosa che ci si aspetta di vedere dopo aver interagito con il sito.

Il tempo che passa tra l’interazione dell’utente e la successiva visualizzazione, è ciò che viene misurato dalla metrica INP prendendo come riferimento la singola interazione più lunga.

Un INP basso significa che la pagina è stata capace di rispondere rapidamente a quasi tutte, o a tutte, le interazioni dell’utente.

Questo è molto importante, ai fini di una soddisfacente navigazione sul web, perché una lunga attesa tra l'interazione dell’utente e la visualizzazione del risultato che ci si aspetta dopo un’azione, può causare grande frustrazione e un'esperienza di navigazione negativa per l’utente.

I valori di riferimento per valutare la reattività delle pagine web:

●      INP inferiore o pari a 200 millisecondi = una buona reattività.

●      INP superiore a 200 millisecondi e inferiore o pari a 500 millisecondi = reattività da migliorare.

●      INP superiore a 500 millisecondi = reattività scarsa.

 

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