Politica - 14 agosto 2023, 07:38

D’agosto Parlamento mio non ti conosco

Vacanze lunghe per deputati e senatori, mentre sono decine di migliaia le famiglie costrette, quest’anno, a rinunciare anche solo a qualche giorno di relax per via dell’impennata dei prezzi. Ancora una volta la situazione politica italiana è grave ma non sembra seria

D’agosto Parlamento mio non ti conosco

La politica va in ferie. Come ai tempi della Prima Repubblica quando, varato l’ennesimo “governo balneare”, Palazzo Madama e Montecitorio tiravano giù le serrande per riaprirle a settembre, con tutta calma. Si ritorna dunque – per deputati e senatori – alle vacanze lunghe ( 5 settimane).

Sembrano lontani i tempi in cui Beppe Grillo e le sue Stelle tuonavano contro la casta proponendosi di incatenarla alla triremi. Ora, assuefattisi agli ozi romani, anche i pentastellati sono rientrati nei ranghi e di buon grado si sono adattati ai costumi capitolini. Idem dicasi per la Lega: Roma, vista dai posti di potere, non è più così ladrona e gli italiani possono attendere.

I big politici – a partire dalla premier Giorgia Meloni - vanno in vacanza, sereni, con i loro cari. Un po’ meno i mortali cittadini alle prese con rincari di vario tipo che costringono migliaia di famiglie a rinunciare anche a quel po’ di relax che in passato era loro consentito. I partiti del centrodestra, che oggi hanno responsabilità di Governo e Regione, inondano le redazioni di comunicati in cui assicurano il loro fermo impegno per la causa. Pd e Movimento 5 Stelle non perdono occasione per manifestare le loro geremiadi ad ogni piè sospinto, ma si tratta di prese di posizione buone per la propaganda ma poco efficaci agli effetti pratici.

Quello che era stato presentato come il terzo Polo, destinato a scardinare il populismo di destra e di sinistra, è invece abortito in fase di gestazione. Carlo Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia Viva), come due comari sul ballatoio, hanno deciso che si separeranno, senza per altro mai essersi realmente uniti se non nei gruppi parlamentari. Adesso la lite si concentra sulle modalità del divorzio. Vedremo, a questo proposito, che scelta farà Enrico Costa, braccio destro di Calenda ma corteggiato strenuamente da Renzi.  

Sin qui le beghe della politica politicante ma i problemi sul tappeto – per limitarci ad un fugace sguardo sulle nostra realtà cuneese – restano in larga parte irrisolti. Sulle grandi infrastrutture, viarie e sanitarie, al di là dei proclami e delle ottimistiche previsioni, permane grande incertezza. Accanto a ciò, si assiste ad un costante aumento dei prezzi, dal  carburante al tasso dei mutui fino ai prodotti ortofrutticoli, a fronte di salari che restano bassi e che non possono essere alzati con provvedimenti legislativi se, di pari passo, non si pongono le condizioni per una ripartenza dell’economia.

Il quadro non è incoraggiante, ma come ammoniva già anni fa Ennio Flaianoin Italia la situazione politica è molto grave ma pur tuttavia non è seria”.

 

Giampaolo Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU