Politica - 05 agosto 2023, 07:35

Un saviglianese nella partecipata del Mef fa infuriare la sinistra: "Neofascista, negazionista, filo-putiniano"

Si tratta di Massimiliano Panero, nominato nel cda del Sogesid, società che opera per "progettare un futuro sostenibile". Contestato il suo profilo perché fu vicino, nel 2019, a CasaPound. Gribaudo (PD), prepara l'interrogazione

Il saviglianese Massimiliano Panero nel cda della Sogesid

Il saviglianese Massimiliano Panero nel cda della Sogesid

Arriva dal saviglianese il discusso nome scelto per sedere nel cda della Sogesid, società di ingegneria e assistenza, partecipata al 100% dal Ministero delle Finanze, che opera a stretto contatto con il Ministero dell'Ambiente e delle Infrastrutture, con la mission, si legge dal sito, di "progettare un futuro sostenibile".

Si tratta del 50enne Massimiliano Panero, giornalista, per anni addetto stampa del gruppo regionale di Alleanza Nazionale e conosciuto per essere stato il fondatore nel 2013 del movimento politico Destre Unite. Gruppo che l'anno successivo alla sua nascita si presentó nell'elezione in sostegno al candidato presidente della Regione Piemonte Gilberto Pichetto Fratin (attuale ministro dell'Ambiente in quota Forza Italia) che in quell'occasione perse la sfida con Sergio Chiamparino.

Nel 2019 il gruppo di Panero si sposta ulteriormente a destra stringendo un'alleanza con il movimento politico di estrema destra CasaPound, capeggiato da Simone Di Stefano, in occasione delle elezioni europee. In quelle elezioni Panero ottenne poco più di un centinaio di voti.

La recente nomina ha subito scatenato le reazioni della politica piemontese e non solo.

Tra le prime, quelle della cuneese Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, la quale annuncia un'interrogazione che presenterà al ministro Giancarlo Giorgetti mentre fornisce, in un post, un ritratto del suo conterraneo Panero, senza andare troppo per il sottile.

"Massimiliano Panero - scrive Gribaudo  - è un neofascista piemontese. Oltre ad essere stato candidato di Casapound, il suo è il classico profilo del 'sovranista moderno': filo putiniano, negazionista della pandemia, negazionista della crisi climatica, no vax convinto. Non si sa per quale merito sia stato messo li, nel consiglio di amministrazione di una società che offre servizi fra l'altro anche al Ministero delle Infrastrutture e a quelllo dell'Ambiente. In pratica, insieme al Mef, ministeri chiave per quel che riguarda la lotta al surriscaldamento globale e la messa in sicurezza del territorio di fronte alle catastrofi climatiche."

Dura la posizione anche di un altro parlamentare piemontese, Marco Grimaldi dell'Alleanza-Verdi: "Il Partito Climafreghista è pronto a colpire ancora. Arrivano altri rinforzi più negazionisti anche della corrente Malan-Salvini. Qualcuno a Palazzo Chigi, al Mef e all'ex ministero dell'Ambiente dovrà spiegare al Parlamento e all'opinione pubblica perchè viene messo in un CdA di una società che gestisce vari servizi ambientali un esponente della destra estrema già candidato per Casapound, novax, fan del partito di Putin e che è arrivato a definire poche settimane fa Kiev uno Stato terrorista. Ma la cosa più grave: fieramente negazionista dei cambiamenti climatici".

Il diretto interessato replica, come si può leggere su diverse testate nazionali, sostenendo: "Non sono un esponente di Casapound, né un negazionista climatico, né tantomeno filoputiniano".

Sostiene di essersi candidato in un gruppo dove era presente anche il simbolo della tartaruga frecciata, ma, precisa, "non ne ho mai fatto parte, mi ritengo soltanto un esponente del centrodestra".

E sul suo presunto putinismo sostiene "Non sono putiniano, ho solo aderito a un’operazione commerciale per rilanciare realtà territoriali della nostra regione e per questo figuro in una foto con un ex esponente del governo russo. L’anno scorso, come presidente di un’associazione culturale, ho persino raccolto fondi per i profughi ucraini".

Daniele Caponnetto

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