Attualità - 22 luglio 2023, 07:21

A Roddi più “ricchi” che ad Arcore. Crescono i redditi anche nei centri meno abbienti della Granda

Trainano, ancora una volta, Langhe e Roero. Ma rispetto all'anno precedente recuperano quasi tutti i comuni. Ad Alba come a Cuneo, a Marmora come a Barbaresco

A Roddi più “ricchi” che ad Arcore. Crescono i redditi anche nei centri meno abbienti della Granda

In Italia il reddito medio imponibile pro capite dell’ultimo anno fiscale (2021) è di 20.745 euro. Un dato in forte ripresa rispetto a quello del 2020, con un segno più di 949 euro rispetto all’anno precedente

È quanto si evince dall'analisi realizzata dalla società bergamasca Intwig sui dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze rispetto alle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. Contribuenti che, a livello nazionale, sono aumentati e oggi si attestano intorno ai 41,5 milioni.

ARRIVA DA PISA IL COMUNE PIU' RICCO D'ITALIA

Andando sui comuni, sempre prendendo in considerazione l’intero stivale, è il centro di Lajatico, nel pisano, ad occupare il primo posto con 52.378 euro pro capite. Tutti lombardi, invece, i capoluoghi di provincia nelle prime tre posizioni: Milano (33.703), Monza (29.597) e Bergamo (29.090).

LA TOP 10 DEI COMUNI DELLA GRANDA PER REDDITO


Andando sul territorio della provincia di Cuneo, si evince come la media dei redditi degli abitanti di alcuni nostri comuni non si allontani troppo da quelli della città lombarde

Come ogni anno a trainare la classifica è il territorio patrimonio Unesco di Langhe e Roero. Al primo posto si trova Roddi, 397 contribuenti e 28.669 euro nell’ultimo anno. Redditi (dichiarati), per esempio, più alti rispetto alla brianzola Arcore (dove ha risieduto per decenni il compianto Silvio Berlusconi): qui nell'ultimo anno l'imponibile pro capite è stato di poco superiore ai 25.500 euro.

Segue Barbaresco, il comune che dà il nome al celebre vino derivato dalle uve di Nebbiolo. Qui, nell’ultimo anno, i 489 contribuenti hanno dichiarato al fisco guadagni per 28.202 euro. Nel terzetto segue Piobesi D’Alba con 1.092 contribuenti e 25.684 euro dichiarati.

Appena fuori dal podio uno dei pochi centri della top 10 a non provenire dall’area albese e braidese. Si tratta di Vignolo (24.887 euro). Si prosegue con la capitale delle Langhe, Alba (24.693 euro il guadagno pro capite), seguito ancora da Guarene (24.661), Marmora (24.141), Serralunga D’Alba (24.131), Grinzane Cavour (23.878) e per finire il capoluogo Cuneo con 23.396 euro. Subito fuori dalla lista c’è la piccola Barolo, altro comune legato alla produzione del suo pregiato vino, che con 524 contribuenti, ha dichiarato al fisco un reddito pro capite di 23.137 euro


I COMUNI DELLA GRANDA CON I REDDITI (DICHIARATI) PIU' BASSI

Passando alla parte bassa della classifica in ultima posizione troviamo il piccolo centro della Valle Grana, Castelmagno, famoso per la produzione del pregiato formaggio, che con i suoi 45 contribuenti ha dichiarato 9.680 euro a livello pro capite.

Segue un altro piccolo comune montano, famoso per l’impronta che qui lasciò il pittore fiammingo Hans Clemer: parliamo di Elva, in alta Valle Maira. Qui i suoi 67 contribuenti hanno dichiarato un guadagno medio di 9.972 euro.

Al terzo posto un altro piccolo centro montano, questa volta in alta Valle Varaita: si tratta di Pontechianale. Sono 12.474 gli euro pro capite di reddito nel comune che si allunga in Francia attraverso il Colle dell’Agnello, il terzo valico automobilistico più alto d’Europa. 

Seguono Igliano (12.474), Prazzo (13.098), Bellino (13.133), Castiglione Tinella (13.146), Roaschia (13.285), Sambuco (13.338) e Mango (13.434).

ALBA LA PIU' RICCA DELLE SETTE SORELLE

Tra le città più grandi della nostra provincia, come già detto, la più ricca è Alba seguita da Cuneo. Insieme rappresentano i comuni più popolosi della Granda, quindi con il maggior numeri di contribuenti (circa 69mila). 

Segue Fossano (22.702 euro), Saluzzo (22.247), Bra (22.078), Mondovì (22.021) e Savigliano (21.948). 

Mediamente nei maggiori centri della provincia si dichiara un imponibile di 22.726 euro.

INCREMENTI RISPETTO AL 2020 IN TUTTI I MAGGIORI CENTRI

Ma, in generale, tutti centri maggiori hanno registrato incrementi di ricchezza rispetto all’anno precedente. Alba è quella che è cresciuta di più con 1.424 euro di incremento, corrispondente a un +6,10%. Buona crescita anche per Fossano (1.185 euro di incremento con +5,5%), Saluzzo (1.143 euro di incremento con 5,4%), Mondovì (1.056 euro di incremento con +5%), Cuneo (1.084 di incremento con 4,9%), Bra (948 euro di incremento con +4,5%) e Savigliano (935 euro di incremento con 4,5%).

SEGNO PIU' (QUASI) OVUNQUE

Gli incrementi, però, si registrano in quasi tutti i centri citati: anche dove si registrano i redditi più bassi. A Castelmagno per esempio i guadagni sono cresciuti di 621 euro rispetto all’anno precedente, corrispondente a un +6,90%. Perdite, invece, si registrano a Pontechianale con una flessione di 407 euro, pari al -3,20%. Quasi tutti con segno più, invece, gli altri centri presi in esame, sia quelli sul fondo della classifica che nella top 10.

A BARBARESCO 6.500 EURO IN PIU' RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE

Stando sui comuni più abbienti a Barbaresco si è registrata la variazione più significativa rispetto all’anno fiscale 2020 con 6.568 euro corrispondente a un 30,40% in più. Altro centro con aumenti significativi è Serralunga D’Alba: 5.040 euro in più con 26,40% di incremento

Ma non solo Langhe: anche a Marmora la variazione è significativa con 3.179 euro “guadagnati” rispetto all’anno precedente e un incremento del +15,20%.   

Daniele Caponnetto

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