Più di 100. Questo è il numero delle denunce arrivate all’ufficio agricoltura zonale di Alba, che ha sede a Roddi. Si stanno raccogliendo per poi presentarle in Regione Piemonte, così da avere un quadro preciso della situazione lasciata dalla grandinata di giovedì 6 luglio sulle colline delle frazioni albesi, dove diversi vigneti sono stati colpiti pesantemente.
Un atto dovuto e importante da parte del Comune di Alba che ha richiesto alla Regione Piemonte lo stato di calamità per gli ingenti danni provocati dalla violenta perturbazione che, come sappiamo, ha colpito non solo la cittadina, ma diverse zone del Roero, dell’Alta Langa (soprattutto Cortemilia) e della zona di produzione del Moscato.
«C’è tempo fino al 31 luglio - afferma Mario Sandri, il consigliere con delega all’agricoltura - per presentare la denuncia, così da aumentare il numero di più di cento segnalazioni già arrivate. Possono presentarla tutti i proprietari di vigneti e terreni colpiti dalla grandine, indipendentemente dalla copertura assicurativa. Questo per permettere agli uffici regionali di avere un quadro della situazione più preciso e veritiero, dopo questo evento atmosferico.
La preoccupazione per l’annata in corso è molta, perché i vigneti sono stati colpiti in un momento delicato e, in alcune zone, la grandine ha provocato danni che possono rivelarsi importanti anche per il prossimo anno sulla “gemma dormiente”, con ulteriori problemi per la vendemmia 2024.
Domani (22 luglio) ho organizzato una riunione a Madonna di Como, alle ore 15.30 presso il salone parrocchiale, in cui, con i viticoltori, parleremo per trovare soluzioni che possano tutelare al meglio i vigneti. Come sappiamo o ci si assicura, o si mettono le reti di protezione, o, come sostengono alcuni, si possono utilizzare i cannoni che sparano aria per distruggere le cellule temporalesche. Discuteremo sulle diverse proposte».