Chiamati a votare l’accordo sindacale nel pomeriggio di oggi, martedì 4 luglio, i 127 lavoratori che operano alla Bo.Ma. Uno Srl di Murello e Garessio, azienda metalmeccanica che si occupa della produzione di ingranaggi e alberi dentati. Una realtà economica che negli ultimi anni sta attraversando una forte crisi di liquidità dovuta prima alla pandemia e successivamente al rincaro dei costi energetici e di materie prime.
“Una tempesta perfetta”, come la definiscono i sindacati della Fiom Cgil e della Fim Cisl impegnati nella vertenza. Questo nonostante negli ultimi anni nei due stabilimenti non si sia mai ricorso alla cassa integrazione per mancanza di commesse.
Ma l’andamento incerto del mercato ha reso complicata la sopravvivenza delle due fabbriche del gruppo Miniotti. Una famiglia fortemente radicata a Murello, paese di cui Giovanni Miniotti fu anche sindaco per due mandati (fino al decesso nel 2012), mentre il figlio Umberto è attualmente vice sindaco.
Lo stabilimento murellese occupa circa 75 dipendenti: qui la famiglia Miniotti è presente da decenni, con l’acquisizione, insieme alla propria holding, del 100% delle quote sul finire del 2017. Mentre risale all’inizio del 2016 l'acquisito all’asta dell’ex Mwb di Garessio, società fallita con il gruppo Marachella, e che oggi con Bo.Ma. conta circa 50 lavoratori.
L’accordo per salvare l’azienda metalmeccanica vede l’ingresso della O.M.P. Srl (Officine Meccaniche Piemontesi), realtà presente dal dopoguerra e radicata a Busano, nel canavese. L’intesa tra la famiglia Miniotti e l’amministratore delegato di O.M.P., Fabrizio Rosboch, prevede un anno di affitto del ramo d’azienda con opzione di acquisto entro un anno e il mantenimento dell’organico.
La nuova entità per quest’anno avrà la denominazione di Bo.Ma. Gears. Per procedere è necessaria la votazione in assemblea dei 127 lavoratori che si svolgerà nei due stabilimenti questo pomeriggio.
“Siamo per la tutela e la salvaguardia dei posti di lavoro - commenta Roberto Lepori segretario della Fim Cisl - O.M.P. si è presentata con un piano che ci lascia ben sperare anche per il futuro."
“La nuova società - aggiunge Corrado Denaro, ex segretario della Fiom e attualmente rappresentante degli edili per la Cgil - ha dato delle garanzie. Se questa operazione non dovesse completarsi il futuro per questa realtà e per i suoi dipendente si fa nero.”