Economia - 21 giugno 2023, 17:21

Michelin festeggia sessant’anni sotto il segno di innovazione e sostenibilità [FOTO E VIDEO]

Oggi nello stabilimento di Ronchi è stato presentato il nuovo laboratorio Lab CIM 4.0 (dove le imprese locali avranno modo di sperimentare le nuove tecnologie) e due nuovi pneumatici marchiati bibendum realizzati con un’alta percentuale di materiali sostenibili

I Sessant'anni di Michelin - Foto di Daniele Caponnetto

I Sessant'anni di Michelin - Foto di Daniele Caponnetto

Molti vertici Michelin oltre a tante autorità hanno partecipato oggi, mercoledì 21 giugno, al sessantesimo compleanno dello stabilimento di Ronchi. Qui nel 1963 prende il via uno dei poli produttivi più importanti della nostra provincia. E tra i maggiori al mondo del gruppo marchiato ‘bibendum'.

Era il 30 settembre di quell'anno quando dalle presse dello stabilimento uscì il primo pneumatico “Made in Cuneo".

Il gruppo francese arrivò qui in provincia dopo quasi sessant’anni di presenza a Torino, nello stabilimento che nel 1928 arrivò ad occupare circa 4.000 dipendenti. 

Nel boom dello sviluppo dell’industria automobilistica italiana la Michelin scelse di ampliare la produzione nel nostro paese. 

Tra Ronchi e Saluggia (nel vercellese) la scelta dell'ingegner Robert Daubree ricadde sulla prima.

Nel 1961 cominciò la costruzione dello stabilimento quando sindaco a Cuneo era Mario Delpozzo. Fu l'architetto Nino Rosani (noto per essere l'autore del grattacielo Lancia) a progettarne gli uffici.

Oggi impiega duemila e trecento dipendenti.

A fare gli onori di casa il direttore di stabilimento Simone Rossi. Presente il presidente di Michelin Italia Simone Miatton, il presidente della regione Sud Europa di Michelin Nour Bouhassoun e il vicepresidente automotive del gruppo Michelin, Gary Guthrie. Intervenuti il sindaco di Cuneo Patrizia Manassero e il presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna, la direttrice di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, il direttore di dipartimento Scienze Applicate del Politecnico di Torino Paolo Fino e il Ceo di Competence Industry Manifacturing Center 4.0 Enrico Pisino. 

Tra gli obiettivi fissati da Michelin c’è la sfida della sostenibilità che prevede la totale decarbonizzazione del gruppo entro il 2050 e del 50% entro il 2030. Un risultato che in Cuneo è ampiamente alla portata grazie all’adozione di 36 presse elettriche nel reparto di vulcanizzazione che hanno già consentito di risparmiare 4.000 tonnellate di CO2

Mentre entro il 2024 un  nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica, vapore, acqua per il riscaldamento e il raffrescamento consentirà di coprire il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento di Cuneo con una riduzione di emissione di CO2 di 18.000 tonnellate all’anno.

Nella giornata di oggi, intanto, sono stati presentati i due prodotti Michelin omologati, per autovetture e per bus, realizzati rispettivamente con il 45% e il 58% di materiale sostenibile. 

Un’ altra inaugurazione ha riguardato il nuovo "Lab CIM 4.0", distaccamento del competence center di Torino, che porterà le nuove tecnologie a Ronchi di modo da renderle facilmente accessibili alle imprese locali.

Costituito da Politecnico Università di Torino, supportato in qualità di soci fondatori da 22 importanti imprese private, tra le quali Michelin, qualificato da importanti player industriali in qualità di activity partner, CIM4.0 accompagna le aziende nel loro percorso di maturazione tecnologica, di processo e di prodotto, aumentandone la competitività digitale e sostenibile.

Nel 2021 è stato firmato un accordo tra Confindustria Cuneo-CIM 4.0 di Torino e Michelin Cuneo per la creazione di un Hub del CIM4.0 presso le aziende consorziate presenti nella provincia di Cuneo, al fine di migliorare l'accessibilità del CIM4.0 alle aziende della Provincia di Cuneo e definire e sviluppare i temi di interesse per le aziende locali.

Ad oggi le tematiche in corso di sviluppo presso Michelin Cuneo saranno:Sistemi a guida autonoma interni ed esterni (Automated Guided Vehicle); Sistemi di analisi vibrazionale e manutenzione predittiva per macchinari di produzione; Sistemi di visione basati su Machine Learning; Sistemi Robot per applicazioni industriali; Sistemi di esecuzione della produzione.

 

Nel video l’intervista al direttore di stabilimento Simone Rossi.

LA FABBRICA CHE CAMBIO' IL TESSUTO SOCIALE DELLA GRANDA

La realizzazione della Michelin è un tassello chiave che portò a un cambiamento epocale nel tessuto economico e sociale della nostra provincia. 

Quando la Michelin di Cuneo entrò nella sua piena operatività arrivò ad impiegare migliaia di persone provenienti dalle campagne. Operai che non abbandonarono, almeno inizialmente, il lavoro nei campi dopo il turno in fabbrica.

Si arrivava a Ronchi persino dalla lontana Alta Langa.

STIPENDIO DECOROSO E MEZZI PUBBLICI IN TUTTE LE VALLATE

Il ‘successo’ fu assciurato dallo stipendio decoroso (60 mila lire di allora) che Michelin garantiva e dalla rete di trasporto pubblico che il gruppo industriale organizzava con corriere che partivano da ogni angolo della provincia, vallate comprese.

Questo fece ottenere alla Michelin manodopera certa che, terminato il turno di otto ore, tornava a casa e continuava ad aiutare la famiglia nei campi.

I primi ad essere stati assunti furono proprio gli agricoltori le cui terre erano divenute proprietà della fabbrica. Seguirono tutti gli altri abitanti dalla pianura e dai monti.

Un approccio che evitò, almeno inizialmente, il temuto spopolamento delle montagne. Fenomeno che comunque avvenne negli anni a seguire con la grande emigrazione della popolazione più giovane verso le città.

I NUMERI DI MICHELIN CUNEO

Cuneo è il più importante stabilimento di pneumatici in Italia per capacità produttiva e per numero dipendenti

Inoltre, per il territorio che lo ospita, lo stabilimento Michelin è una delle realtà industriali più importanti ed esporta il Made in Italy in tutto il mondo. Infatti, l’80% della produzione dello stabilimento di Cuneo è destinato al mercato europeo, mentre il restante 20% viene esportato al di fuori del continente.

Grazie agli investimenti in tecnologia, nello sviluppo dei team e delle persone, lo stabilimento negli anni è diventato un riferimento all’interno del Gruppo, tanto da essere qualificato come “leader tecnologico” – ovvero uno degli otto centri nei quali vengono testate e sviluppate le nuove tecnologie, prima dell’industrializzazione su larga negli impianti produttivi Michelin nel mondo, che conta 121 fabbriche, 67 delle quali dedicate alla produzione di pneumatici.

La produzione si focalizza su pneumatici vettura, veicoli commerciali leggeri e semifiniti. La capacità produttiva installata consente una produzione annuale di 13 milioni di pneumatici.

Daniele Caponnetto

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