Attualità - 20 giugno 2023, 17:47

Forti fumatori over 55: c’è uno screening gratuito per l’individuazione precoce del tumore al polmone

A illustrare l'iniziativa, Tiziana Vavalà, medico oncologo del Dipartimento di oncologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, durante la conviviale Rotary Saluzzo

Gianfranco Devalle, Tiziana Vavalà, Santo Alfonzo

Gianfranco Devalle, Tiziana Vavalà, Santo Alfonzo

Oggi a livello nazionale si sta cercando di portare avanti anche uno screening per l’identificazione precoce del tumore polmonare, in persone ad alto rischio, quali  fumatori che non riescono a lasciare la sigaretta.

Obiettivo, come nel caso dello screening vincente e salvavita del tumore mammario, è identificare precocemente, in grandi bacini di popolazione, le patologie oncologiche toraciche, per poter utilizzare nella cura tutti gli strumenti a disposizione e, il più velocemente possibile.

L’informazione è stata data da Tiziana Vavalà, medico oncologo del Dipartimento di oncologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, durante la conviviale Rotary Saluzzo, di cui è socia.

"Più del 60 per cento di questi tumori non viene identificato in tempo, prima di interventi chirurgici molto traumatici. Nella stragrande maggioranza, il tumore al polmone non dà sintomi e nel 30 % dei casi viene scoperto per cause diverse, magari durante indagini diagnostiche o la cura di altra malattia, come nel caso di un ricovero per ernia o incidente.

Quindi, nostro il nostro obiettivo oggi  è cercare di capire come accelerare questo percorso – ha sottolineato la ricercatrice, già premiata per il suo lavoro in questo ambito. 

Accanto alla  prevenzione primaria con campagne di sensibilizzazione contro il fumo, controllo del fumo passivo e programmi di sostegno per la sostituzione della sigaretta, un nuovo screening per la popolazione italiana che conta circa 12 milioni di fumatori.

Il programma di screening gratuito, in 18 centri in Italia, in Piemonte ha il suo riferimento al San Luigi Gonzaga di Orbassano ed è integrato in un sistema con tutti gli specialisti della patologia. E’ identificato nell’acronimo  RI.S.P. ( Rete italiano screening polmonare) ed è un programma multicentrico di diagnosi precoce con Tac del torace, rivolto a persone ad alto rischio, fumatori nella fascia di età compresa tra i  55 e 75 anni.

A livello del sistema sanitario, ha raccontato la dottoressa Vavalà, si è cercato di portare avanti uno studio nazionale, orientato alla prevenzione della patologia toracica, in un contesto clinico strutturato di ricerca, coinvolgendo non solo pazienti, ma anche medici di medicina generale e tutto l’impianto di ricerca.

Scopo è anche la creazione di una biobanca e l’insegnamento di tecniche radiologiche attraverso collezioni di  immagini.

"Confortante il fatto che due studi scientifici: uno americano, l’altro  europeo hanno evidenziato che pazienti, inseriti nei programma di prevenzione, avevano un indice di sopravvivenza più lungo e una riduzione di mortalità per l’individuazione, attraverso le immagini radiologiche, di altre patologie".

In relazione alla raccolta dati e la scoperta di tumori precoci, il suggerimento di Santo Alfonzo direttore Spresal  ASL CN1. Quello di utilizzare anche le migliaia di dati esistenti di un altro grande gruppo di persone, che per legge, periodicamente, si sottopone a sorveglianza sanitaria con lastre Rx, perché esposto ad alto rischio tumorale, per l’inalazione di sostanze tossiche, come la polvere di silice, nell’ambiente di lavoro. Persone che spesso sono anche fumatori.

Tra le osservazioni anche quelli del chirurgo Luciano Zardo e di Giovanni Siciliano, direttore sanitario  del presidio ospedaliero di Fossano,  sulle tempistiche Tac, con la necessità di creare canali dedicati alla ricerca, anche per non portare  ulteriori ingolfamenti alle liste di attesa. 

Nella conviviale Rotary presieduta da Gianfranco Devalle, la presentazione del service a favore dell’ospedale pediatrico e reparto di neonatologia di Sokponta, nel Benin in Africa, aperto grazie al sostegno dei volontari de “L’Abbraccio”., il cui presidente Pino Di Menza con il dottor Pier Luigi Seymandi, ha presentato la realtà nella serata.    

 

vilma brignone

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