Lavori in corso sulla Torino-Savona, con conseguenze davvero pesanti sulla fruibilità della tratta, che nelle giornate del ponte dello scorso 2 giugno sono diventate insostenibili. Tanto che il presidente Cirio e l'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte hanno chiesto e ottenuto, per la giornata di oggi, un incontro con i vertici delle autostrade piemontesi.
"Parliamo di lavori di sicurezza necessari - precisa subito l'assessore Marco Gabusi, dopo che per cinquan'anni non si era fatto niente. Ci sono dei disagi da pagare, ma per avere delle infrastrutture migliori. I lavori, come hanno spiegato dalla società che gestisce la Torino-Savona, sono molto complessi. Sarebbe stato più facile demolire e ricostruire, ma avrebbe significato chiudere intere tratte autostradali".
Questa la premessa. Ma nel concreto?
"Sostanzialmente, così come succede in Liguria, anche sulla Torino-Savona verranno garantite delle fasce di tutela: dal venerdì alle 14 al lunedì alle 12 verranno rimossi alcuni cantieri, ovviamente quelli che si potranno rimuovere. Chi la domenica tornerà in Piemonte potrà percorrere entrambe le corsie - e non più una sola - tra Savona e Millesimo. Per chi andrà al mare, informo che da ieri è stato rimosso uno dei due cantieri tra Altare e Savona. Da Millesimo ad Altare si viaggerà, invece, ancora ad una corsia, perché quel cantiere non si può rimuovere. Dalle simulazioni effettuate, queste azioni dovrebbero mitigare il rischio di code, che non dovrebbero mai essere superiori ai due chilometri", spiega ancora l'assessore Gabusi.
E su eventuali rimborsi o diminuzione dei costi del pedaggio? "Questa è materia ministeriale. La Regione non ha voce in capitolo, l'argomento non è stato affrontato".
"I disagi ci sono, è indubbio, - conclude Gabusi - ma questi lavori vanno fatti, per la sicurezza di tutti. Quello che è successo lo scorso weekend, in occasione del ponte, non dovrebbe più ripetersi. E' giusto che i piemontesi raggiungano la Liguria in modo agevole, così come chi viene da fuori deve poter raggiungere le nostre montagne e i nostri laghi senza che questo sia un calvario. Le soluzioni proposte vanno in questa direzione".