Attualità - 08 giugno 2023, 19:21

Al Castello Solaro della Margarita la presentazione del libro “Vite in giardino”

Di Fabrizio Pellegrino, il libro parla di un luogo, il giardino, che racchiude e custodisce i pensieri più intimi dell’uomo, che li protegge. Lontano da sguardi indiscreti, qui l’uomo si sente potente, ma non onnipotente, obbligato a confrontarsi con la volontà imperscrutabile della natura

Al Castello Solaro della Margarita la presentazione del libro “Vite in giardino”

La scrittura, il suo essere mezzo per riconoscere le emozioni e per arrivare anche al di là di esse, riscoprendo l’essenza e la preziosità. Da essa i racconti, nel tempo custoditi.

Sabato 3 giugno presso il Castello Solaro della Margarita, si è tenuta la presentazione del libro “Vite in giardino” di Fabrizio Pellegrino.

“Innanzitutto desidero ringraziare la signora Lucia Ruà - ha detto l’autore - per l’invito e per l’ottima organizzazione di questa presentazione. Grazie a Giancarlo e a Silvia per la loro presenza. Grazie ad Annarita Belliardo, per la collaborazione. L’idea di questo libro nasce nel 2009, quando muoveva i primi passi la “Compagnia del giardino. Dopo 10 anni ho ripreso quell’idea, insieme a Giancarlo Giordana, anche per far rivivere lo spirito di quella associazione. Mi ha commosso la disponibilità di tante amiche e amici della Compagnia del giardino a raccontarsi, a raccontarmi la loro vita in giardino. 

Questo libro è diventato realtà grazie a Giancarlo, Laura, Claudia, Elena, Flavia, Silvia, Marinella, Dina, Gabriella. Grazie a Margherita e Giovanni. E’ diventato realtà grazie a Nerosubianco, a Sabrina Ferrero, che ha curato il volume in ogni dettaglio, dalla carta alla grafica. Grazie a Pietro Monfalcone e ai suoi acquerelli, che mi sono piaciuti fin dal primo momento che li ho visti, realizzati appositamente per il libro e adesso diventati anche bellissimi quadretti.”

Un luogo, il giardino, che racchiude e custodisce i pensieri più intimi dell’uomo, che li protegge. Lontano da sguardi indiscreti, qui l’uomo si sente potente, ma non onnipotente, obbligato a confrontarsi con la volontà imperscrutabile della natura. Qui riscopre l’amicizia ed i veri sentimenti, il silenzio, la cura e la preziosità del tempo.

“Il potere creativo dell’uomo - ha continuato Pellegrino - la sua possibilità di plasmare la terra è ben lontana, infatti, da quella del Dio della Genesi. Per fortuna, mi sento di aggiungere. I nostri limiti ci preservano dal compiere errori ancora più gravi di quelli già commessi finora nei confronti del pianeta. Il giardino ci fa sentire la parte di divinità che è in noi, ma nello stesso tempo ci ricorda la nostra imperfetta umanità. L’abbraccio fra il divino e l’umano è la sensazione impareggiabile che offre la vita in giardino.”

“Vite in giardino” è quindi un viaggio nell’umano e nel profondo, attraverso racconto dell’incontro con persone che dedicano al giardino molta passione, di un qualcosa che sfiora il divino e, nello stesso tempo, ha molto a che fare con il rapporto con se stessi: “Non importa la dimensione del pezzo di terra: si può vivere il giardino anche su un terrazzo, su un balcone, curando delle piante in vaso. Importa soltanto il desiderio di creare bellezza interagendo con la natura, per stare bene con se stessi e con il mondo. Prendersi cura di un giardino è prendersi cura di sé. Il giardino, poi, è a tutti gli effetti un’espressione artistica. Ai migliori giardinieri, non a caso, si riserva il titolo di Maestro, come agli artisti. In giardino si possono vestire di fiori anche i dolori più grandi, le delusioni più cocenti. Il nero non esiste. Si possono trasformare le energie negative in energie positive. Il giardino è un luogo alchemico.”

Un’occasione preziosa quella di sabato al Castello Solaro della Margarita, con la presentazione di un libro e soprattutto il portare alla luce, grazie ai racconti ed alla capacità di Fabrizio Pellegrino, temi davvero profondi, delicati ed importanti.

Beatrice Condorelli

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