Attualità - 07 giugno 2023, 15:32

Biodigestore: Marco Borgogno si autocandida nel cda Acsr “per far da paciere fra Borgo e Cuneo”

L'ex sindaco borgarino: “Non è più il momento delle tifoserie. Sarà quindi il Tar ad avere l’ultima parola, ma intanto le procedure cartacee devono continuare in base alla volontà della maggioranza, perché i tempi previsti per ottenere il finanziamento del PNRR sono molto stretti”

L'ex sindaco di Borgo Marco Borgogno

L'ex sindaco di Borgo Marco Borgogno

 

Dopo l’assemblea dei sindaci del Consorzio ecologico cuneese di lunedì 5 giugno che ha di fatto ufficializzato l'aggiornamento dei costi sul biodigestore con un aumento di ben 3,1 milioni (non coperti dai 12,8 milioni del Pnrr), sulla questione entra a gamba tesa un ex sindaco borgarino.

Marco Borgogno, 80 anni di cui 45 anni da consigliere comunale e un ventennio da primo cittadino, si autocandida per il cda dell'Acsr a coprire il posto vacante del presidente dimissionario Agostino Forneris: “Non è più il momento delle tifoserie. La realtà è chiara. L’assemblea dei soci dell’ ACSR si è espressa favorevolmente per la realizzazione del biodigestore, il Comune di Borgo è ricorso contro questa decisione per sottolineare la sua contrarietà. Sono queste le basi su cui confrontarsi. Sarà quindi il Tar ad avere l’ultima parola, ma intanto le procedure cartacee devono continuare in base alla volontà della maggioranza, perché i tempi previsti per ottenere il finanziamento del PNRR, sono molto stretti ed è necessario evitare possibili danni erariali. Questa forte diatriba tra Cuneo e Borgo, mai successa prima, sta preoccupando non poco gli ambienti operativi; non solamente per la mancanza di una guida nel Consiglio d’Amministrazione nel pieno dei suoi poteri, ma anche per il futuro stesso dell’impianto”.

In lizza ci sono altri due borgarini: Sergio Garis, chimico ambientale in pensione, ex consigliere comunale, favorevole alla tecnologia del biodigestore, e l'agronomo Ettore Zauli, docente universitario, ex consigliere comunale con una lunga esperienza professionale sul recupero di discariche che non ha mai nascosto la sua contrarietà al progetto, in linea con l'attuale amministrazione borgarina.

Nel rispetto di una consuetudine e di un accordo tra le parti il nominativo dovrebbe essere espressione dell'amministrazione borgarina. Ce lo aveva confermato anche la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero.

Ed ecco che l’espressa disponibilità di Marco Borgogno vuole avere una doppia valenza: “Quella di collaborare alla pacificazione di una situazione sempre più accentuata, o comunque di sollecitare una decisione urgente da parte dell’Assemblea dell'ACSR. La stasi non produce nulla di buono e qualunque sarà la decisione finale vi saranno da affrontare strascichi non indifferenti”.

I sindaci torneranno a riunirsi venerdì 16 giugno con all’ordine del giorno la convenzione che permetterà il passaggio del contributo Pnrr dal Cec all’Acsr. Sulla prossima riunione si è espressa la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero: “Ovviamente, oltre alla sostenibilità ambientale dell'impianto, abbiamo chiesto i dati su quella economica, affinché non ci siano aggravi sulla TARI dei nostri concittadini. Abbiamo infatti sensibilità diverse, ma lavoriamo insieme con l’obiettivo di trovare la migliore soluzione per le nostre comunità”.

Una posizione non condivisa dal consigliere di minoranza cuneese Giancarlo Boselli (Indipendenti): “In questo paese si fa un’opera non perché serve ma perché facendola si crea spesa, anche inutile, per fare affari. E’ il caso del biodigestore che vorrebbero costruire tra Borgo e Cuneo, ai limiti di San Rocco. Più grande di quanto servirebbe e che non avrà il quantitativo necessario di rifiuti da consumare per non andare in passivo e non gravare nelle tasche di cittadine e cittadini. Costerà quasi 16 milioni di euro invece dei quasi 13 previsti. Quindi 3 milioni li tireremo fuori di tasca nostra. Non potendo smaltire almeno 45.000 tonnellate annue, pagheremo, con l’aumento delle bollette ogni anno, altro denaro per ripianarne il deficit standard”.

 

Cristina Mazzariello

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