Attualità - 22 aprile 2023, 10:45

Confermato il rischio idrogeologico, addio al parco fotovoltaico Italgen a Borgo?

Se ne è discusso ieri sera in consiglio comunale. L'assessore Rosato: “L'Amministrazione non può far altro che prendere atto della conferma della classe di rischio e quindi delle limitazioni all'utilizzazione urbanistica della zona di proprietà Italgen”. Insoddisfatto il consigliere Basteris: “Non abbiamo un piano regolatore che norma il fotovoltaico a terra”

L'area dove sarebbe dovuto sorgere il parco fotovoltaico a Borgo

L'area dove sarebbe dovuto sorgere il parco fotovoltaico a Borgo

 

Si allontana la possibilità, per Italgen, di realizzare un parco fotovoltaico da 5 Megawatt nell'area ex Italcementi a Borgo San Dalmazzo.

Nel consiglio comunale di ieri sera, venerdì 21 aprile, sono state infatti presentate le conclusioni dello studio idraulico finalizzato alla valutazione della fattibilità di realizzazione di impianto fotovoltaico a terra. Secondo la relazione dello studio Associato Anselmo di Chieri, realizzato sui i dati grezzi e le ortofoto realizzate dalla ditta CGR s.p.a. di Parma: "Per l'area oggetto di interesse, i risultati ottenuti nell'ambito del presente studio confermano le limitazioni all'utilizzazione urbanistica vigenti (classe III a)".

Come da accordo programmatico, lo studio del costo di 14mila euro, è stato pagato da Italgen.

L'assessore all'Urbanistica Francesco Rosato ha dunque dichiarato: “Viste le risultanze della relazione dello studio Associato Anselmo, l'Amministrazione non può far altro che prendere atto della conferma della classe di rischio e quindi delle limitazioni all'utilizzazione urbanistica della zona di proprietà Italgen”.

Ricordiamo che esattamente un anno fa, l’Amministrazione comunale guidata dall'allora sindaco Gian Paolo Beretta sottoscrisse un accordo di programma con la società Italgen (gruppo Italcementi) per lo studio della possibilità di realizzare un parco fotovoltaico della potenza di 5MW su un’area adiacente al vecchio cementificio. In relazione al rischio idrogeologico, Italgen aveva già effettuato uno studio preliminare idraulico eseguito dallo studio Cozza, in collaborazione con l'ingegnere Dario Ughetto, al fine di verificare se l'area di proprietà fosse o meno interessata dall'esondazione del Torrente Gesso. Da quell'analisi era scaturita la fattibilità dell'intervento, evidentemente ribaltata dalla controperizia eseguita dallo studio Associato Anselmo.

L'argomento è stato affrontato in consiglio comunale su un ordine del giorno presentato dal gruppo “Borgo per tutti” a firma dei consiglieri Pierpaolo Varrone, Luca Basteris e Luisa Giorda.

Non ci riteniamo soddisfatti – ha risposto il consigliere di minoranza Luca Basteris -. Sul piano tecnico, a Borgo non abbiamo un piano regolatore che norma il fotovoltaico a terra nello specifico. Avrei accettato una conclusione che dichiarava l'esondabilità nella zona non compatibile con l'impianto fotovoltaico a terra. Invece lo si dichiara incompatibile per la classe urbanistica vigente III a, che fa riferimento a insediamenti urbani abitati. C'è una bella differenza”.

E conclude con una analisi politica: “Con questa risposta siamo a posto e ci siamo tolti la gatta da pelare. Ma in Italia se mi fermo ai piani regolatori non si fa niente. Quindi qual è la visione di questa Amministrazione? Come mai non si è iniziato un tavolo di lavoro con Italgen, pensando magari di spostare il parco fotovoltaico? O di trovare soluzioni alternative?”

Cristina Mazzariello

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