Vertici in Prefettura, sopralluoghi, procedure di accreditamento, posti riservati ad autorità e stampa, chiusura di strade, mercato di Cuneo annullato, alcuni esercizi pubblici chiusi (per scelta) e zone off limits.
Le tre cittadine che il prossimo 25 Aprile, Festa della Liberazione, accoglieranno il presidente Sergio Mattarella, sono nel pieno dell'organizzazione. Da Cuneo a Boves, passando per Borgo San Dalmazzo, le tre tappe del Presidente, sono in corso i preparativi, definiti nei minimi dettagli, per garantire che tutto si svolga secondo un cronoprogramma serrato e nella totale sicurezza.
E saranno blindate. Oltre allo staff del Presidente, con cecchini al seguito, saranno schierati più di 200 tra agenti della Polizia di Stato, carabinieri, personale della Guardia di Finanza e della Polizia Locale dei tre Comuni.
Da giorni sono in corso le operazioni di intelligence volte ad assicurare che tutto si svolga nella massima sicurezza. Nei prossimi giorni i controlli e le bonifiche di cestini, tombini e di tutte le aree interessate dal passaggio di Mattarella.
A Cuneo il Presidente inizierà la sua visita presso il Parco della Resistenza, per poi fare una visita privata al Museo Casa Galimberti e andare al teatro Toselli, dove terrà il suo discorso per il 25 Aprile. Nel pomeriggio tappa a Borgo San Dalmazzo, dove visiterà il Memoriale della Deportazione e, sempre in forma privata, Memo 4345. Verso le 16.30 chiuderà la sua visita a Boves, dove ci sarà la Deposizione al Monumento alla Resistenza in Piazza Italia, quindi l'incontro al Teatro Borelli con le delegazioni dei paesi gemellati. Mattarella rimarrà a Boves circa 40 minuti e chiuderà con una visita in forma ristretta nella parrocchiale di San Bartolomeo dove riposano le spoglie dei due beati don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo.