Attualità - 17 aprile 2023, 17:21

La Granda modello di inclusione col protocollo migranti per il settore edile [FOTO E VIDEO]

Presentato presso la Scuola Edile di Savigliano, intende consentire ai titolari di protezione internazionale, richiedenti asilo e a migranti in condizioni di vulnerabilità di potersi formare e accedere a tirocini formativi che permettano loro di trovare lavoro nel comparto costruzioni

Foto di Daniele Caponnetto

Foto di Daniele Caponnetto

La provincia di Cuneo è tra le prime realtà territoriali dove prende vita il protocollo migranti siglato nel maggio del 2022 tra Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro, rappresentanze sindacali e associazioni datoriali del mondo edile.

Presentato oggi, lunedì 17 aprile, presso la Scuola Edile di Savigliano, con il lancio dei corsi, il protocollo intende consentire ai titolari di protezione internazionale, richiedenti asili e a migranti che si trovano in condizioni di vulnerabilità di potersi formare e accedere a tirocini formativi che permettano loro di trovare lavoro nel settore edile, mai come in questo momento in cerca di personale da impiegare nei diversi cantieri.

“Il bollettino del sistema informativo Excelsior (realizzato da Unioncamere e Anpal ndr) prevede una importante crescita dei posti di lavoro - ha spiegato Elena Lovera presidente Ente Scuola Edile di Cuneo e Formedil - si parla di mezzo milione di posti previsti a inizio di quest’anno. Gli stranieri in Italia sono cinque milioni. Gli arrivi sono triplicati nei primi mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. C’è un’esigenza di queste persone che fuggono da realtà difficili di trovare lavoro. Con questo protocollo ridiamo dignità a persone che hanno necessità di averla.”

“Questa provincia si dimostra ancora una volta reattiva - commenta l’iniziativa il vice Prefetto di Cuneo Maria Antonietta Bambagiotti - Un progetto nato a livello nazionale che si declina sul territorio attraverso il dialogo con le autorità locali insieme a Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria che attualmente gestiscono in provincia circa mille migranti ndr) e Rete Sai (Sistema Accoglienza Integrazione). Al di là della mera accoglienza si fa molto per superare le barriere culturali in tema di immigrazione.Cuneo si dimostra eccellenza di inclusione”. 

Il comparto edile è rappresentato in buona percentuale da lavoratori stranieri. A livello nazionale si aggira intorno al 17%, ancora più alta nei territori del Nord. In crescita, inoltre, il numero di imprese in capo a stranieri. 

Un settore che, però, paga il mismatch dovuta a una ripartenza repentina dei cantieri, dopo essere stata tra le categorie produttive a pagare maggiormente la crisi a partire dal 2008. 

“Un triennio isterico - commenta l’ultimo periodo l’architetto Gabriele Gazzano, presidente Ance Cuneo, prossimo alla riconferma - il settore è ripartito, rafforzato dai bonus. Ma ora la sfida è il Pnrr: occorre raggiungere risultati nei tempi prestabiliti e su importanti appalti pubblici non ci si può improvvisare. Occorre essere pronti e formati. Il protocollo migranti ci dà modo di avere quel riproporzionamento tra domanda e offerta, nonostante la crisi di vocazione verso l’edilizia. È una forte opportunità sociale che diamo a queste persone, ma anche alle imprese.”

Alla presentazione presenti anche il sindaco di Savigliano Antonello Portera con l’assessore Anna Giordano, i sindacati del mondo edile di Cgil, Cisl e Uil.

Il percorso formativo è stato spiegato dal direttore della scuola edile di Cuneo Laura Blua

Si tratta di corsi di 80 ore, di carpenteria, muratura e intonaci con una successiva formazione sulla sicurezza e dei moduli di alfabetizzazione. Il tutto con una forte impronta pratica. 

“Crediamo fortemente in questo protocollo - commenta Salvatore Correnti, vicepresidente Ente Scuola Edile e responsabile territoriale di Feneal Uil - e auspichiamo possa portare nuova manodopera nei cantieri della provincia di Cuneo”.   

Nel video le interviste ai presidenti Elena Lovera e Gabriele Gazzano, al vice Prefetto Bambagiotti, al direttore Laura Blua e a Nicola Gagino, segretario Fillea Cgil.

Daniele Caponnetto

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