Un percorso di condivisione che vedrà protagonista il Comune di Cuneo così come le associazioni ambientaliste, i cittadini interessati e le associazioni di categoria, per giungere alla stesura del miglior regolamento del verde possibile per il capoluogo.
Il primo passo è stato realizzato in consiglio comunale nella serata di martedì 28 marzo, con l’approvazione dell’ordine del giorno presentato dai gruppi Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni e successivamente emendato sotto richiesta di Cuneo Solidale e Democratica.
Bongiovanni: "Se vogliamo dirci 'green' il regolamento serve"
“Non è la prima volta che in consiglio comunale viene chiesta l’adozione del regolamento del verde – ha sottolineato Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) nella presentazione del testo - : nel 2018 è stata realizzata una bozza da M5S e associazioni ambientaliste e dopo quattro anni siamo qui a riproporla, in uno scenario cambiato in peggio”.
“Questo regolamento è necessario per una città che insegue riconoscimenti ‘green’ ma dove malattie, lavori pubblici, potature indiscriminate e puri motivi estetici hanno ridotto il nostro patrimonio del verde – ha aggiunto Bongiovanni - : non curarle significa non avere cura di suolo, aria e acqua, e non rispettare quella biodiversità che la nostra Costituzione equipara ormai a sicurezza, dignità e libertà umana”.
Il consigliere ha chiesto all’amministrazione di prendere una decisione definitiva entro l’estate. “Per diventare un Comune realmente ‘green’ serve regolamentare procedure e azioni. Il regolamento renderebbe anche chiarissimo l’errore che si sta facendo in piazza Europa: per voi i cedri dell’Atlante e il loro 0,2% di assorbimento della CO2 sono un’inezia ma ormai anche una goccia nel mare diventa importante”.
Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) ha fatto ‘da sponda’ al collega, auspicando che il regolamento non necessità della caduta di qualche albero – usando i cedri dell’Atlante come esempio – prima di svelare anche all’amministrazione la propria importanza: “Serve che si capisca che non è un intralcio alla vita del Comune quanto piuttosto un aiuto e un sostegno agli interessi veri dei cittadini. Si tratta di tutele ambientali che puntano al lungo periodo e guardano alle generazioni future e l’impegno di una scadenza temporale è necessario perché non possiamo aspettare altri cinque anni”.
Noemi Mallone (FdI), anche presidente della commissione dedicata ai regolamenti, ha confermato l’intenzione di voler realizzare un incontro sull’argomento.
La maggioranza: "Noi tutt'altro che insensibili, negli anni"
A presentare l’emendamento della maggioranza la consigliera Alessia Deninotti, che ha confermato l’occhio di riguardo che l’amministrazione attuale – e quelle precedenti – hanno riservato alle tematiche ambientali sciorinando una lista di alcuni dei traguardi raggiunti (tra cui la realizzazione del Parco Parri). E ricordando che a inizio marzo il Comune, il Parco Fluviale e le associazioni ambientaliste si sono incontrati per discuterne.
“In questi ultimi giorni siamo stati accusati di mancanza di sensibilità e pare quindi evidente che la messa a dimora di 300 alberi non abbia fatto rumore quanto altri progetti, probabilmente perché meno accattivante – ha detto la giovane consigliera - . Chiederci un impegno entro l’estate significa chiederci di prendere in giro la cittadinanza, non ci stiamo nei tempi. Ma partiamo con la calendarizzazione di incontri specifici, di un tavolo di lavoro che prenda spunto proprio dalla bozza che avete portato stasera e ragioni in un’ottica di confronto partecipato e serio”.
Soddisfatto anche l’assessore all’ambiente Gianfranco Demichelis: “Stasera apriamo un percorso di condivisione che non sarà semplice e richiederà tempo e impegno da parte del consiglio, degli uffici e degli attori coinvolti – ha detto nel proprio intervento - , ma è bene ricordare che quel che è stato fatto sino a oggi sul territorio ha basi strutturate e ha visto la collaborazione di persone preparate e formate che ci hanno supportato in ogni momento. Scelte sempre ragionate e condivise, e riconoscerlo significa partire con il piede giusto perché, credo, qui dentro nessuno sia ‘contro il verde’”.
“Prendo l’impegno di stilare il miglior regolamento del verde possibile per il nostro territorio. Faremo due, dieci, cento confronti ma servirà trovare il giusto equilibrio per lavorare insieme: dobbiamo tutelare il più possibile il verde senza legare le mani del Comune” ha concluso l’assessore.
L’ordine del giorno emendato è stato quindi approvato con 29 voti favorevoli e due contrari.