Humus e animus. Due parole che Gigi Rosso amava dire. Humus è la terra, animus è lo spirito. La parte pratica e quella più di comunicazione, per un'interezza che ha portato questo patriarca del vino – scomparso nel dicembre 2018 – a contribuire come altri alla crescita dell'enologia albese e di un intero territorio. Gigi Rosso è stato un uomo vero, attento, preparato, passionale nel suo lavoro e di animo sociale.
Un animo che ha voluto portare avanti il territorio anche con la creazione, insieme ai colleghi, della "Fiera dei vini di Pasqua". Era la metà degli anni '70 (1976) e portare le persone ad Alba a degustare i vini locali era una novità e una sfida.
Da lì iniziò quello che sarà poi Vinum, manifestazione giunta alla 45esima edizione presentata ieri sera (21 marzo) al Teatro Sociale di Alba.
Nella prima parte della serata, il giornalista Roberto Fiori ha moderato il dialogo di ricordo tra i figli di Gigi, Claudio e Maurizio Rosso, l'onorevole Tomaso Zanoletti e l'amico di sempre, l'enologo e artista Massimo Martinelli. Tra episodi di vita pubblica e privata si è ricordato Gigi Rosso come un uomo che ha saputo trasmettere la passione dell' enologia, che amava girare in quelle vigne che lo facevano felice. Concreto e idealista, ha fatto crescere la vitivinicoltura e il turismo ad Alba e del suo territorio grazie anche alla sua ottima dote di narratore.
E tutto questo si collega alla 45esima edizione di Vinum, nato da quella "Fiera dei vini di Pasqua" inaugurata nel 1976 grazie a Rosso e ad altri visionari.
Quest'anno saranno presenti 600 etichette con 400 produttori e tanta qualità enogastronomica dal 22 al 25 aprile, e dal 29 aprile al 1 maggio (Leggi il programma dettagliato).
Emanuele Bolla, assessore albese al turismo, introduce così la manifestazione: "Iniziamo la nostra stagione turistica in modo ufficiale, al secondo anno senza restrizioni. Già ora la presenza turistica non manca di certo. Vinum è simboleggiato dal colore blu, sinonimo di gioia e di persone che lavorano per la buona riuscita di una manifestazione cresciuta negli anni, e sempre più apprezzata. Sarà una primavera di gioia grazie anche ai Borghi che, durante l'evento, proporranno offerte gastronomiche di qualità. Buon Vinum a tutti e grazie!".
Un programma ricco tra vino, cibo, laboratori, bambini, visite in cantina, corsi di cucina, cene: "Un Vinum che valorizza le grandi denominazioni e le piccole - dichiara Liliana Allena, presidente Ente Fiera di Alba - per un pubblico sempre più giovane, attento al sapore ed al sapere del vino. Lo scorso anno sono state ben 156 mila le degustazioni vendute in 24 Nazioni. Oggi (21 marzo) abbiamo aperto le vendite ed il primo carnet è stato acquistato dal Texas.
Grazie agli attori, dal nostro team alla Giostra delle Cento Torri ed a tutti i volontari, nelle vie della città la qualità di vino e cibo sarà protagonista".
E si pensa già alla Fiera internazionale del tartufo bianco d'Alba 2023: il claim sarà "L'Alba del futuro", con un chiaro riferimento all'ambiente ed ai cambiamenti climatici che stanno trasformando il nostro modo di vivere che si deve adattare e deve rispettare la natura.