Attualità - 17 febbraio 2023, 19:41

Ribaltone Cuneo: l'assemblea Acsr ha detto sì al progetto biodigestore a Borgo San Dalmazzo

Il voto della sindaca Manassero (38%) ha fatto la differenza, insieme a Boves e Busca. Vince il sì con il 64,6%. La sindaca di Borgo: “Mi dispiace aver sentito persone che, all'ultimo minuto, hanno cambiato idea. In campagna elettorale ho fatto promesse ai miei cittadini. Faremo valere in tutte le sedi i nostri interessi"

Ribaltone Cuneo: l'assemblea Acsr ha detto sì al progetto biodigestore a Borgo San Dalmazzo

Il biodigestore a Borgo San Dalmazzo va avanti. Dopo il no espresso ieri sera in consiglio comunale a Borgo San Dalmazzo, l'assemblea Acsr-Cec ha votato per il sì all'accettazione del contributo. E lo ha fatto proprio l'ultimo giorno possibile, essendo fissata per domani, sabato 18 febbraio, la scadenza fissata dal Ministero dell’Ambiente per comunicare se accettare o rifiutare il finanziamento PNRR da 12,8 milioni di euro.

Presenti 39 sindaci su 54, per il 91% del totale ponderato.

A fare la differenza il voto di Cuneo che, fino alla giornata di mercoledì, sembrava allineato con quello di Borgo. Ma anche Boves e Busca.

Le espressioni di voto

Hanno votato sì il 64,6%: Cuneo, Boves, Busca, Argentera, Caraglio, Castelletto, Chiusa di Pesio, Dronero, Margarita, Monterosso, Morozzo, Pianfei, Prazzo, Roaschia, Tarantasca, Valdieri, Valgrana, Villar San Costanzo 

Hanno votato no il 24,6%: Entracque, Centallo, Sambuco, Cervasca, Demonte, Borgo San Dalmazzo, Roccavione, Robilante, Moiola, Acceglio, Beinette, Limone Piemonte, Montanera, Pietraporzio, Pradleves, Roccasparvera, Valloriate, Vinadio 

Si sono astenuti l'1,8%: Vignolo, Montemale, Rittana

 

La discussione

La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero (38% il peso del voto ponderato): “Parliamo di risorse importanti che arrivano sul territorio. Decisione non facile e non fatta a cuor leggero. Serve ristabilire una discussione aperta, anche accompagnata da guida tecnica. Ecco perché servirà creare un gruppo di lavoro ristretto di sindaci arricchito da esperti in campo finanziario, tecnologico e ambientale. Nessuno di noi sta affrontando con leggerezza questo progetto. Porto un voto favorevole”.

Il sindaco di Entracque Gian Pietro Pepino:”Ho visto il piano industriale Acsr e lo trovo carente. Eccessiva indeterminatezza. Questo è un progetto partito non bene che può finire molto male. Voto no”. E guardando la sindaca Manassero: “Avrete una bella responsabilità se passerà il progetto”.

Il sindaco di Vignolo Danilo Bernardi: “Mi sento dilaniato su questo voto, ho dubbi sulla sostenibilità ma non vedo sostenibilità economica. Mi astengo”

Il vice sindaco di Centallo Antonio Panero: “Non vi è certezza di conferimento. Voto no come nel 2019”

Il sindaco di Sambuco Carlo Bubbio “Non vi sono condizioni per conferimento e neanche per sostenibilità. Voto no”

Nadia Martini del comune di Cervasca: “Senza garanzie di conferimento per noi è no”

Il sindaco di Demonte Adriano Bernardi: “Progetto non sostenibile economicamente. Voto no”

La sindaca di Borgo Roberta Robbione (7,70% il peso del voto ponderato): “Il nostro voto è diverso. Da anni siamo sede dello smaltimento per tutti. Non è un voto preso alla leggera o non ragionato. Arrivo da un consiglio comunale tanto partecipato. Ho avuto pieno mandato dalla mia maggioranza di votare no. Vi voglio spiegare perché”. E ha riletto la lettera già esposta ieri sera in consiglio comunale.

Il sindaco di Boves Maurizio Paoletti: “Il progetto biodigestore ha due genitori. L'ex sindaco di Cuneo Federico Borgna e l'ex sindaco di Borgo Gianpaolo Beretta. Mi fa piacere che la attuale sindaca Robbione dica che non ci sono problemi ambientali. Come sindaci non possiamo infatti arrogarci il diritto di imporre danni ambientali. Il progetto è arrivato terzo per il finanziamento PNRR. Ho votato sì nel 2019 e lo rifaccio ora. Dire che non abbiamo abbastanza rifiuti per me è un paradosso. A Roma ad esempio ne abbiamo fin sopra i capelli. E chi avrà una tecnologia avanzata, farà il prezzo. Ci saranno quattro camion in più a Borgo. Ma vi rendete conto di quanti camion scendono ogni giorno dalla Valle Stura? Se Borgo tre anni fa avesse detto di no, allora il progetto si sarebbe fermato. Ma Borgo ne fu promotore. Il piano B non c'è. All'ultimo minuto vediamo tirare fuori il piano ACDA. C'è stata una campagna mediatica frutto di malainformazione. Ringrazio la sindaca di Cuneo perché non oso immaginare le pressioni che ha avuto in questi mesi. Credo di non fare torto a nessuno, men che meno ad un Comune vicino, votando sì. Non lo faccio per fare un torto a qualcuno ma perché questo è progetto per il futuro”.

La sindaca di Roccavione Germana Avena: “Nel 2019 votai contro. Tutti noi siamo amministratori e sappiamo bene che le delibere sono fatte da due parti, premessa e deliberato. Di solito, visto le premesse, poi si delibera. E le premesse delle delibera del 2019 non erano reali. Da allora ad oggi non è cambiato nulla. Ho massima stima per l'ex sindaco Beretta. Era sincero quando diceva di assumersi la responsabilità nei confronti di tutto il bacino provinciale di prendere il rifiuto organico. Chiedo che la sindaca Manassero faccia annullare quella delibera del 2019 per vizio, perché le premesse erano false. Allora venne ingannato anche Beretta. Sono sicuro che Beretta non avrebbe accettato di farsi portare i rifiuti da Roma. Se passa il biodigestore, ci facciamo carico del mutuo, ci prendiamo il rischio di impresa e andiamo pure a far ridere gli altri consorzi rinunciando agli utili per calmierare i prezzi a Mondovì e Saluzzo”. Sul progetto ACDA: “Lo sapeva il cerchio magico. Era un'idea per lo meno da esplorare”. Poi aggiunge una domanda: "Vince il sì, domani accettano il contributo. E se Borgo pone un qualsiasi ostacolo e tutto si ferma, chi paga il danno erariale?" E chiude: “Ci vuole rispetto per Borgo. Una città ha diritto di esprimersi. Ieri sera io c'ero in consiglio comunale a Borgo nel pubblico e ho sentito cosa dicevano le persone. Dunque voto no”.

Il sindaco di Robilante Massimo Burzi: “Nel 2019 mi ero astenuto. Pur conoscendo bontà tecnologica impianto, oggi voto no”

L'assessore di Busca Diego Bressi: “La mia è una opinione condivisa con tutta la maggioranza. Biodigestore è un fiore all'occhiello, un progetto virtuoso. Invece sui giornali si è sempre detto peste e corna, a causa di una malainformazione. Oggi come oggi ACSR, per garantire prezzi bassi, lavora tonnellate di rifiuti che arrivano dalla Liguria. E questo va bene”. Sul problema conferimento: “Gli altri consorzi non ci garantiscono il conferimento da qui a tre anni. Voi vi ricordate cosa accadde tre anni fa? Può cambiare il mondo”

Il sindaco di Moiola Loris Emanuel: “Usciamo dal mantra che il rifiuto sia una risorsa. Il rifiuto diventa ad un certo punto una risorsa. Ma prima di tutto il rifiuto è un rifiuto e dovremmo anche cercare di ridurlo. Dovremmo tendere a ridurre l'organico e ridimensionare il biodigestore da 45 mila a 10 mila tonnellate. Ha senso costruire un biodigestore per una esigenza che non abbiamo? Deve essere dimensionato alla realtà del consorzio. Non sono d'accordo che non ci sia un piano B. Basta cercarlo. Vagliamo altre possibilità. Ma perché costruire qualcosa che non serve? La peggior cosa è avere soldi e idee sbagliate. Voto no”.

Il sindaco di Montanera Tommaso Masera: “Non ci sono i presupposti. Voto no”

La sindaca di Argentera Monica Ciaburro: “Stasera dovremmo decidere se accettare o meno le risorse. Possiamo permetterci oggi di dire no a questi soldi e ad un impianto tecnologimanete avanzato, diventando schiavi un domani dei privati? Non credo che oggi la sindaca di Cuneo stia mancando di rispetto a Borgo. Voto sì”.

Ancora la sindaca di Cuneo Manassero: “Comprendo e condivido dubbi e perplessità. Costruiamo e controlliamo. Ci sono passaggi enormi ancora da fare nel percorso che va da un sì ad un agiamo. Anche io condivido il sogno della collega Robbione di vedere una'area verde al posto della discarica. Lavoriamoci”. E rivolgendosi alla sindaca Avena: “Se dal 2019 avete approvato una delibera con premesse false, devo annullarla io?”.

Chiude la sindaca di Borgo Robbione: “E' stata una discussione serena. Mi dispiace aver sentito persone che, fino a qualche giorno fa erano allineate con me, oggi invece hanno cambiato idea. Ci sta. Però mi dispiace dal punto di vista personale. La maggiornanza di Borgo è cambiata. In campagna elettorale ho fatto promesse ai miei cittadini. Faremo valere in tutte le sedi i nostri interessi. Mancano valutazioni sulla compatibilità urbanistica e il Comune di Borgo non vuole assumersi oneri in caso di accettazione del contributo”.

Il sindaco di Beinette Lorenzo Busciglio: "Non chiederei un contributo a fronte di incompatibilità urbanistica".

 

Cristina Mazzariello

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