Attualità - 15 febbraio 2023, 15:01

I sindaci del Consorzio Monviso Solidale hanno detto sì all'aumento di 2 euro per abitante: garantiti i servizi socio assistenziali

La votazione ieri sera in assemblea. Erano presenti 28 Comuni su 56. Assente Fossano. Il presidente Piola: “Ha prevalso il buonsenso. Grazie ai sindaci che hanno compreso l'importanza di mantenere alto il livello dei servizi socio assistenziali sul territorio”

Immagine di repertorio

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I sindaci dei Comuni aderenti al Consorzio Monviso Solidale hanno detto sì all'aumento di 2 euro per abitante della quota capitaria 2023. È quanto emerso ieri sera, martedì 14 febbraio, nel corso dell'assemblea in sessione straordinaria.

Erano presenti 28 Comuni su 56 dell'area Fossanese, Saluzzese e Saviglianese. In 26 favorevoli. A dire no Costigliole Saluzzo e Sant'Albano Stura, asserendo difficoltà a fare variazioni di bilancio. Assente Fossano che aveva guidato il fronte del no nella precedente riunione, proponendo l'aumento temporaneo di 1 euro.

Sono molto soddisfatto – ha commentato il presidente del Consorzio Gianpiero Piola -. Ha prevalso il buonsenso e la grande mutualità del territorio. I sindaci hanno capito che non siamo parte terza, bensì facciamo un pezzo di lavoro per conto dei Comuni. Se tagli sul sociale, tagli sul vivo”.

Ricordiamo che la richiesta di variazione della quota di adesione (ferma a circa 30 euro per abitante dal 2019) era legata al fatto che, per garantire gli stessi servizi socio assistenziali, servivano 600 mila euro in più. Un aumento dovuto a due fattori: il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e l'adeguamento per l'inflazione dei contratti in appalto.

Rialzo che prevede ben 3 euro in più per abitante: 1 verrà assorbito dal Consorzio tramite tagli, mentre i restanti 2 euro saranno quindi messi dai Comuni consorziati. L'aumento temporaneo di 1 euro per Piola era “richiesta irricevibile” che avrebbe causato “un inevitabile taglio dei servizi”.

Come assicurato dal presidente Piola in assemblea, l'aumento non sarà strutturale: “Nulla ci vieta di rivedere le quote di anno in anno. Se la Regione ci desse dei soldi in più potremmo abbassarla di conseguenza"

E conclude ringraziando i Comuni: “Grazie ai sindaci che hanno compreso l'importanza di mantenere alto il livello dei servizi socio assistenziali sul territorio”.

Cristina Mazzariello

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