Un lupo è stato avvistato nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio in frazione san Lazzaro a Saluzzo, in zona villette, verso Pagno. Le immagini video hanno fatto il giro dei social e sono state riprese da un residente.
Lo conferma il veterinario Andrea Avagnina, referente Asl CN1 per la fauna selvatica e la predazione da lupo: “Si tratta di un lupo. C'era già stato un avvistamento nella stessa zona un paio di mesi fa. Presumibilmente si tratta dell'esemplare di un branco, uscito da solo, che ha raggiunto una zona marginale rispetto alla collina di Revello. Da altri video che mi sono arrivati sull'avvistamento è evidente che non è a suo agio perché disturbato”.
E aggiunge: “Dobbiamo abituarci alla presenza dei lupi perchè gli areali sono saturi. Ci sono stati avvistamenti anche a Scarnafigi, Savigliano, Benevagienna. Da noi i branchi sono composti da un massimo di 6/7 esemplari, cioè la coppia più i cuccioli dell'anno. Quando il branco diventa troppo grosso, i lupi vanno in dispersione a formarne un altro. La maggior parte di questi muore, o viene uccisa da altri lupi, molti vengono anche bracconati. Ne abbiamo recuperati tanti. I lupi che vanno in dispersione possono arrivare a percorrere anche 70 chilometri in 24 ore. È stato dimostrato dagli esemplari che sono stati radiocollarati. Basti pensare che l'areale medio di un branco è di circa 150 chilometri quadrati, quindi devono spostarsi molto per crearsi un nuovo branco. Motivo per cui alcuni pensano che siano stati reintrodotti, invece arrivano sulle loro zampe. Tuttavia non saremo mai circondati perché si autolimitano. Ad esempio in seguito a inverni molto crudi, i lupi in primavera hanno partorito pochissimo”.
Andrea Avagnina è anche operatore del progetto Life WolfAlps EU: “Secondo l'ultimo monitoraggio nazionale si stimano intorno ai 950 esemplari nelle regioni alpine, mentre sono quasi 2400 quelli distribuiti lungo il resto della penisola. Complessivamente in Italia si stima la presenza di circa 3300 lupi. Il monitoraggio è stato realizzato sul campo, tra il 2020 e il 2021, e ha coinvolto una rete di esperti nella raccolta dei segni di presenza del lupo, da nord a sud. La presenza del lupo è un valore aggiunto, ma è importante imparare la convivenza. Gli allevatori hanno diritto a stare tranquilli, ci sono molte possibilità per tutelarsi”.
Gli abitanti di Saluzzo però sono preoccupati e temono per la loro sicurezza. Di certo trovarsi di fronte un lupo mentre si fa jogging serale non è proprio il massimo. Come ci si deve comportare?
“Negli ultimi 150 anni in Italia nessuna persona è stata uccisa da un lupo – premette Avagnina -. Un attacco all'uomo è altamente improbabile ma certo non si può escludere. Parliamo pur sempre di un animale selvatico che comunque fugge di fronte all'uomo. Se accade in montagna suggerisco di stare a distanza a godersi lo spettacolo e non interferire. In strada invece puoi trovartelo davanti all'improvviso. Non bisogna inseguirlo, si mantiene la distanza e si sta immobili. Se avvertiamo del pericolo si parla forte. Nell'eventualità che dimostri un atteggiamento aggressivo si indietreggia piano non dando mai le spalle all'animale”.
Le cose cambiano se siamo a passeggio con un cane: “Il cane che entra nel territorio di un branco può essere attaccato. Se siamo a spasso con il nostro amico a quattro zampe che è libero, occorre richiamarlo subito. Consiglio poi vivamente di tenerli al guinzaglio in zone boschive. Ma attenzione ai cani che stanno in giardino. Mai lasciarli alla catena di notte, occorre chiuderli in casa o in giardini recintati”.
E conclude: “Mai lasciare cibo o ciotole per i cani alla portata perchè attirano i lupi. E soprattutto mai dare da mangiare ai selvatici. Non devono perdere la paura che hanno verso l'uomo”.