Attualità - 07 febbraio 2023, 13:55

"Alba prenda posizione contro il cibo sintetico": il consigliere Sandri porta l'appello Coldiretti in Consiglio comunale

L'esponente della maggioranza: «L’identità del cibo sembra essere minacciata da ideologie senza senso, tese solo al guadagno, a discapito della tradizione millenaria della dieta mediterranea apprezzata in tutto il mondo»

Mario Sandri: il consigliere comunale punta il dito contro il cibo sintetico.

Mario Sandri: il consigliere comunale punta il dito contro il cibo sintetico.

Cibo sintetico? Farine proteiche derivate da insetti per consumo umano? Vino e olio d’oliva considerati più dannosi di superalcolici e bevande gassate? Sono tutte tematiche di cui la Coldiretti sta parlando per sensibilizzare i Comuni d’Italia a raccogliere firme contro la perdita di identità di tradizioni millenarie a livello di alimentazione, a favore di economie senza scrupolo.

«Un argomento di cui si è parlato già in diversi Comuni, - ha dichiarato il consigliere comunale albese Mario Sandri, che ha portato il tema all'esame della IIª Commissione consiliare -, una iniziativa della Coldiretti tesa a difendere gli alimenti che hanno una storia millenaria, che ora sembra essere minacciata dalla logica di magnati che vogliono impadronirsi del mercato mondiale del cibo, per saziare lo stomaco alle persone senza prima considerare il significato del cibo.
Stiamo vivendo in un periodo di perdizione dove l’identità del cibo sembra essere minacciata da ideologie senza senso, tese solo al guadagno. La Coldiretti si sta operando con raccolta di firme a cui anche il nostro Comune di Alba deve essere sensibile così da dare l’esempio contro queste azioni che non tengono conto della tradizione millenaria della dieta mediterranea, e che tendono a omologare il consumo di cibo che, invece, è cultura, racconto, emozioni, e non frutto di un laboratorio slegato dalla natura».

«Questa problematica importante - ha dichiarato Cesare Gili, segretario Coldiretti Alba - relativa al cibo sintetico, ottenuto da lavorazioni che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura o l’allevamento, è stata discussa in tutta Italia e la raccolta di firme per evitare un futuro senza identità alimentare continua.
Il cibo sintetico è ottenuto da lavorazioni in bio-reattori finanziati da grandi magnati dell’economia che, evidentemente, vogliono minare l’autenticità della tradizione di diete importanti, quali quella mediterranea, o di prodotti che hanno fatto la storia delle Nazioni.

Un quadro per il futuro allarmante da cui difendersi che sembra voler dare spazio a usi per noi ortodossi. Mi riferisco all’uso di farine proteiche derivanti da insetti quali le cavallette o le larve.
Ad esempio a Scalenghe c’è un grande allevamento di cavallette per questi prodotti. Certo, gli insetti si mangiano, non è una novità, ma questo costume fa parte di un sistema ordinato che ora rischia di andare nel caos.

Due esempi su tutti: la tabella del “nutri score” che premia i cibi spazzatura perché non tiene conto della quantità effettivamente consumata di un prodotto con sale, grassi e altri elementi. E così il vino che viene paragonato ai super alcolici o alla birra, l’olio d’oliva considerato più dannoso delle bevanda gassate… . Dobbiamo fermare tutto questo prima che sia troppo tardi».

Livio Oggero

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