Attualità - 26 gennaio 2023, 17:10

Cortemilia dà l'addio a Pietro Geloso: coi suoi bus ridusse le distanze tra l'Alta Langa e l’Albese

L’imprenditore si è spento nei giorni scorsi a Lugano, dove viveva da tempo. Aveva 93 anni. Le sue spoglie verranno tumulate nel cimitero del paese con una cerimonia in programma per lunedì 30 gennaio

Cortemilia dà l'addio a Pietro Geloso: coi suoi bus ridusse le distanze tra l'Alta Langa e l’Albese

Aveva 93 anni Pietro Geloso, imprenditore del trasporto pubblico e fondatore delle autolinee Geloso Bus, spentosi nella mattinata di sabato 21 gennaio a Lugano, in Svizzera, dove viveva da tempo.

Originario di Cortemilia, con la sua attività ha reso un importante servizio a tutta l’area dell’Alta Langa, consentendo di avvicinarla all’Albese e all’Acquese. Una passione che non smise di animarlo anche dopo la cessione delle autolinee al gruppo GrandaBus di Clemente Galleano, anche lui già deceduto (2022).

Alla terra che gli diede i natali Geloso continuò a essere molto legato anche in anni recenti. A dimostrarlo la decisione di donare la sua casa di Montelupo Albese, villa Sant’Ottavia, alla Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo, che la utilizza per l’assistenza dei ragazzi disabili.

Nel rispetto di un suo espresso volere la notizia della scomparsa è stata comunicata a funerali avvenuti. Accompagnata dai familiari, la salma dell'imprenditore compirà il suo ultimo viaggio diretta verso il cimitero di Cortemilia, dove sarà tumulata con una cerimonia pubblica in programma per lunedì 30 gennaio, alle ore 14.

Paola Geloso ricorda quanto fatto dal padre per il settore trasporti pubblici del territorio: «Papà, insieme a suo fratello Bruno, aveva rilevato la Geloso Bus da suo padre Domenico Geloso che aveva già attivato la linea che collegava Savona, Cortemilia, Alba e Acqui.
Negli anni ’80 aveva trasformato l’allora fallita ditta di trasporto pubblico Satip in ATI, che gli ha permesso di servire un territorio più vasto: oltre alla linea sopracitata anche Cuneo ed il collegamenti con Torino.

Questo lavoro lo ha assorbito parecchio e l’ha svolta dal quartier generale di Saluzzo. Poi, dal 2000, è entrato nella Granda Bus di Clemente Galleano.
Oltre a questo, fino agli anni ’80, ha gestito anche tre agenzie turistiche tra Savona, Acqui ed Alba (SealTour), ed ha realizzato il suo grande sogno: la progettazione e la costruzione dell’attuale Movicentro di Alba, che è così diventato un punto importante, al pari di quello di Saluzzo, per le linee extraurbane».

E, a livello personale, nonostante il lavoro lo impegnasse molto, Pietro Geloso non ha mai fatto mancare la sua presenza ai famiglia: «Papà era un uomo autorevole ma allo stesso tempo dolce, comprensivo e aperto al dialogo. Con lui ho sempre discusso in modo costruttivo ed aveva fiducia in ciò che proponevo, fin da quando ero bambina. Un uomo che ricordo sempre presente nelle decisioni importanti, che mi ha insegnato molto lasciandomi maturare nella mia indipendenza di donna. Ora la sua opera come Geloso Bus la proseguono i figli del fratello Bruno» conclude la figlia Paola Geloso, medico di medicina generale a Bra.

«Quella di Pietro Geloso è stata una figura importantissima per questo territorio - dichiara il sindaco di Cortemilia Roberto Bodrito -, che grazie alle sua capacità ha potuto fruire di un sistema di trasporti in grado di ridurre almeno in parte le difficoltà dovute a una rete di strade tutt’altro che comode. Vedere i suoi bus rappresentava la quotidianità per gli abitanti delle nostre zone, che grazie a quei mezzi potevano raggiungere Alba in modo agevole. Ci stringiamo al dolore della famiglia in questi giorni di dolore».

Livio Oggero

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