Attualità - 16 gennaio 2023, 17:21

"L'arresto di Messina Denaro non sia punto di arrivo. Dobbiamo continuare a vigilare"

Nella lettera Giovanni, figlio di Amedeo Damiano, commenta la cattura del latitante trentennale

Don Ciotti e Giovanni Damiano

Don Ciotti e Giovanni Damiano

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni Damiano, saluzzese figlio di Amedeo (vittima di mafia), in merito alla cattura del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.

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La notizia dell’arresto del boss di Cosa nostra Matteo Messina Denaro è certamente una buona notizia per chi ha a cuore le ragioni della legalità e della giustizia. Latitante da 30 anni, Messina Denaro ha avuto un ruolo di primo piano nel tentativo di sovvertimento dell’ordine democratico nel nostro Paese e iniziato dopo le durissime condanne inferte alla cupola mafiosa nel maxi processo di Palermo del gennaio 1992.

A lui è infatti riconosciuto un ruolo importante nell’organizzazione degli attentati di Capaci e via D’Amelio, come nelle bombe di Milano, Firenze e Roma.

L’arresto del boss - pare molto malato, avvenuto in una clinica privata di Palermo da parte dei ROS dei Carabinieri - fa comprendere il suo radicamento al territorio d’appartenenza, così come la presenza di una rete di fiancheggiatori e complici su più livelli che lo hanno protetto in tutti questi anni.

Ma, nella gioia collettiva e condivisibile, mi colpiscono le parole di Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via D’Amelio che si chiede se: “Questa cattura non sia ancora una volta il frutto di un baratto con la criminalità organizzata, che potrebbe essere la liberazione dall’ergastolo di personaggi come i fratelli Graviano”. Viene naturale quindi chiedersi se non ci sia ancora in atto una qualche “trattativa”, un qualche patto scellerato e sottobanco, magari tra Cosa nostra - in evidente difficoltà di fronte allo strapotere della n’drangheta - e pezzi dello Stato. Basti pensare alle profetiche dichiarazioni di tale Salvatore Baiardo, portavoce proprio dei fratelli Graviano rese alcuni mesi fa.

Quindi esultiamo pure per la cattura di Messina Denaro, con la consapevolezza però che occorre continuare a vigilare e, come dice
don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: “Oggi non è la conclusione ma l’inizio di un lungo percorso, di una lotta per sconfiggere le mafie fuori e dentro di noi”.

redazione

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