Attualità - 13 gennaio 2023, 11:31

Cambia l'orario della Primaria di Bernezzo, la rabbia di genitori e Comune: "Non siamo stati coinvolti"

"Una decisione unilaterale, nella quale il Comune non è stato coinvolto e che non tiene conto delle esigenze territioriali", commenta l'assessora all'Istruzione. Si dimette la presidente del Consiglio d'Istituto

La foto dell'incontro avvenuto ieri alle 18, presente anche l'assessore alla Scuola del Comune

La foto dell'incontro avvenuto ieri alle 18, presente anche l'assessore alla Scuola del Comune

Si fa sempre più acceso lo scontro tra famiglie e Scuola a Bernezzo, dopo la decisione, votata in Consiglio di Istituto, di modificare l'orario scolastico delle due Primarie dell'Istituto Comprensivo Duccio Galimberti, a Bernezzo e in frazione San Rocco.

Restano le 27 ore, ma riformulate e distribuite in modo differente. Non ci saranno più tre pomeriggi ma uno solo. Si anticiperà l'ingresso e si tarderà l'uscita.

I genitori non l'hanno presa bene, anzi. Ma non l'ha presa bene nemmeno il Comune, che deve gestire i servizi di trasporto, mensa e assistenza scolastica. Comune che si è trovato di fronte al fatto compiuto. 

Ieri sera si è svolto l'incontro che si sperava chiarificatore.

Ma gli animi ne sono usciti ulteriormente surriscaldati, tanto che al termine della riunione si è dimessa Elisabetta Bruno, presidente del Consiglio di Istituto, assieme ad una rappresentante dei genitori.

La signora Bruno, nella sua lettera di dimissioni, ha evidenziato come in passato, con altri dirigenti, ci fossero sempre state massima apertura e collaborazione. Cosa che questa volta non sarebbe avvenuta. 

Non solo, nella lettera Elisabetta Bruno spiega di essere stata coinvolta in una farsa e di essersi sentita strumentalizzata, oltre al fatto che ieri sarebbero emersi degli errori proprio in fase di votazione, a dicembre scorso, del nuovo orario scolastico.

Una brutta vicenda, per la scuola di Bernezzo, in pieno periodo di iscrizioni, tra l'altro.

La dirigente Paola Demarchi, arrivata al comprensivo di Bernezzo all'inizio dell'anno scolastico in corso, resta ferma nella sua posizione. "Una scelta dettata da esigenze didattiche. Daremo noi la copertura ai genitori per i pomeriggi persi. Non chiederemo soldi alle famiglie", ribadisce.

"Sono parole, al momento. La scuola deve ancora trovare i fondi per istituire un servizio di assistenza pomeridiana. Il Comune non ha le finanze per intervenire. E poi per quanti anni potrà garantire la copertura?", chiarisce l'assessora all'Istruzione Silvia Musso.

Non nasconde la totale contrarietà rispetto alla decisione dell'istituto e, soprattutto, per come è stata presa. "Questa richiesta di variazione di orario c'è da almeno sei anni da parte del corpo docenti, ma non è mai stata approvata dai precedenti due dirigenti, perché non rispondente alle esigenze del territorio. La nuova preside ha invece valutato per il cambio di orario, ma senza condivisione e dialogo. Il Comune ha un appalto triennale in corso, lei ha stravolto tutto, per noi è un vero disagio. Dobbiamo garantire un mezzo e un autista in più; ci sarà un probabile aumento del costo dei pasti della mensa e c'è da organizzare l'assistenza. Noi soldi per farlo non ne abbiamo. La scuola come li troverà?". 

Unanime, dunque, la richiesta di annullare la decisione approvata con delibera 18/2022. "C'è ancora tempo per farlo. Questo cambio di orario crea solo problemi. Non è nemmeno chiaro il modo in cui è stato votato", conclude l'assessora Musso.

Barbara Simonelli

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