Attualità - 10 gennaio 2023, 10:57

Un Fenoglio inedito in Fondazione Ferrero: l'ora dei bilanci per una mostra "nel segno della qualità"

Edoardo Borra: "I circa 10 mila visitatori hanno espresso proprio questo: attenti, interessati, consapevoli, riflessivi. Il pubblico è andato a riscoprire la figura dello scrittore partigiano col giusto atteggiamento»

Pieno di visitatori domenica 8 dicembre per l'ultima giornata di apertura della mostra in Fondazione Ferrero

Pieno di visitatori domenica 8 dicembre per l'ultima giornata di apertura della mostra in Fondazione Ferrero

Quegli otto spazi espositivi dai colori diversi, uniti ma anche indipendenti, quei documenti visivi da leggere con la mente e con gli occhi, protagonisti di una mostra il cui tempo di permanenza ha permesso di conoscere in maniera più consapevole la figura e l'opera di Beppe Fenoglio, continuano a vivere nella mente dei circa 10 mila visitatori che, in questi ultimi tre mesi, si sono recati alla mostra allestita presso la sede della Fondazione Ferrero ad Alba per entrare più in contatto con lo scrittore partigiano.

Oggi (martedì10 gennaio) è il giorno in cui la mostra è stata smontata, per fare spazio a un’altra, ed è anche il momento di fare il bilancio di un trimestre che ha regalato emozioni, riflessioni, nuovi approcci e qualità.

«Sono stati tre mesi - afferma Edoardo Borra del centro di documentazione Beppe Fenoglio della Fondazione Ferrero di Alba, tra gli artefici della mostra - che riassumo in una parola: qualità. I circa 10 mila visitatori hanno espresso proprio questo: attenti, interessati, consapevoli, riflessivi. Il pubblico si è messo davanti a Beppe Fenoglio con l’atteggiamento giusto, riuscendo così a scoprire anche lati inediti dello scrittore che, attraverso i documenti presenti, ha parlato alla gente, prendendola sotto braccio, come era suo solito fare attraverso le sue opere.

Una “luce nuova”, come sottolineato dal curatore Luca Bufano, ha illuminato l’approccio all’autore, un nuovo modo di ammirarlo, che ha raggiunto l’apice nello spettacolo teatrale conclusivo dal titolo “Per me era Beppe” di Damiano Grasselli, andato in scena nel nostro auditorium adiacente agli spazi espositivi.
Un finale commovente in cui è stato evidenziato un percorso in cui si è entrati per tre mesi alla scoperta del mondo fenogliano in un modo più completo, inedito e consapevole. Questi sono gli stati d’animo che gli stessi visitatori hanno detto di aver vissuto a conferma della voglia di conoscere l’autore».

Una mostra che è stata vissuta a lungo dai visitatori, che si sono intrattenuti lungo il percorso a riflettere: «La mostra è stata studiata per essere vissuta - continua Borra - ed i visitatori hanno capito questo approccio, immergendosi nel mondo fenogliano.  Esprimere il mondo letterario e quello biografico non è stato facile: è stata una sfida anche inconsueta ma stimolante anche per noi.

Il percorso richiedeva la lettura, la visione, il cogliere i nessi, le idee, anche attraverso immagini. Un format che ha funzionato anche esteticamente fin dall’ingresso con gli otto spazi espositivi colorati diversamente ma collegati tra di loro. In ogni spazio c’era una mostra nella mostra grazie alle tematiche presenti, indipendenti ma unite. Un grazie a tutti per l’impegno e la collaborazione, in particolare Margherita Fenoglio, la figlia di Beppe, per la sua presenza durante l’anno che ha festeggiato l’amato padre, e che ha concesso le carte originali. Il curatore Luca Bufano, l’arch. Danilo Manassero per l’allestimento della mostra. Tutti i prestatori dei documenti che, insieme a quelli del nostro centro di documentazione della Fondazione Ferrero, hanno permesso di completare questo mosaico: il Centro Studi Beppe Fenoglio, vero protagonista, la casa editrice Einaudi, il Centro Apice, Anna Vicari, figlia di Gian Battista Vicari, per le lettere, Daniele Cerrato, Gianfranco Alessandria, Mark Pietralunga, studioso che ha curato le edizioni in lingua inglese, il liceo classico Govone di Alba, il Comune di Alba e tutti coloro che sono rimasti anonimi».

E non finisce qui: il 17 febbraio è in programma la quarta e ultima giornata del convegno su Beppe Fenoglio organizzato dal Centro Studi con l’Università e l’Accademia delle Scienze di Torino. L’atto conclusivo sarà nell’auditorium della Fondazione Ferrero ad Alba.

Livio Oggero

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