Attualità - 10 gennaio 2023, 11:00

Alba-Asti: a ottobre ritorna il "fischio del treno" sulla tratta ferroviaria

Rfi sta ultimando i lavori strutturali per la riapertura della linea ferma dal 2012. Sono previste dodici corse tra andata e ritorno grazie all'impiego di treni diesel, in attesa di quelli a idrogeno nel prossimo futuro

Nei mesi scorsi l'annuncio della riapertura della linea chiusa dal 2012

Nei mesi scorsi l'annuncio della riapertura della linea chiusa dal 2012

2012-2023: due buoni lustri in cui la linea ferroviaria Alba-Asti è stata in silenzio. Ora la Regione Piemonte è pronta a far riascoltare il “fischio del treno” tanto romantico quanto necessario per il trasporto pubblico. Insieme a Rfi sta portando avanti il progetto di riapertura del servizio che dovrebbe essere riattivato a ottobre secondo una tabella che prevede dodici corse (sei all’andata e sei per il ritorno. Una volta le corse erano 28 giornaliere) nei giorni feriali con fermate anche a Neive, Castagnole delle Lanze, Costigliole d’Asti e Isola d’Asti. Si stanno completando i lavori strutturali per una linea che per la Regione Piemonte avrà un costo annuo di circa 3 milioni di euro.
L’utilizzo di questo tipo di trasporto ha una doppia valenza: una incentrata sulla svolta green e una per favorire il flusso dei residenti e dei turisti tra le due zone, con vantaggi per tutti.

Per la verità ci sarà un passaggio intermedio con l’utilizzo di motrici diesel di ultima generazione, prima di passare al trasporto a idrogeno in un futuro comunque non lontano. Questa soluzione intermedia permetterà così di iniziare a servire un buon numero di passeggeri che secondo le previsioni dovrebbero essere superiori ai circa 2mila giornalieri di dieci anni fa, se si pensa già solo all’aumento del flusso turistico nelle Langhe, allo spostamento del Tribunale ad Asti e alle varie sedi di studio universitario.

«La riattivazione di questa linea – afferma Marco Gabusi, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti - ha una doppia valenza: se da un lato permette al flusso di pendolari di usufruire nuovamente di questa tratta ferroviaria, dall’altro unisce il basso Cuneese all’importante direttrice di Asti in direzione Milano e Genova, senza passare più da Torino. E sul territorio albese e astigiano non dimentichiamo che potranno arrivare anche via treno i turisti. A ottobre verranno attivate le corse con treni a motrice diesel, ma stiamo lavorando per un futuro a idrogeno.

Da due anni si parla di questo combustibile, ma attendiamo la normativa per la produzione e la diffusione alle stazioni per le zone di rifornimento. In Regione Piemonte non siamo fermi: abbiamo già individuato siti industriali dismessi dove poter produrre l’idrogeno e siamo attivi nel sensibilizzare questa svolta ambientale importante. I tempi saranno purtroppo lunghi ma lavorando di anticipo credo che li potremmo accorciare.

Per ora gestiamo la tratta nuova, che costerà sui 3 milioni di euro all’anno, investimento suddiviso tra ammortamento treni, pagamento del personale, acquisto del combustibile e, in maniera residuale, il pedaggio dovuto a Rfi».


Idrogeno, dicevamo: in Italia questa tecnologia per il movimento su rete ferrata per ora non è sviluppata. Non ci sono siti di produzione ed una rete di distribuzione, ma la Regione Piemonte ha individuato siti industriali dismessi dove poter produrre l’idrogeno con impianti ad energia rinnovabile, per poi far arrivare il prodotto per il rifornimento in un raggio di 50 km dallo stabilimento.

Da Palazzo Lascaris fanno sapere che ci sarebbe un luogo ideale a San Marzanotto, ma questo buon piano, per essere messo in pratica, dovrà aspettare i finanziamenti del bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti attivato con le Rfi, a cui la Regione Piemonte aderirà a breve. Per utilizzare questa fonte di energia pulita è tutto in divenire, intanto godiamoci nuovamente le Langhe da Alba ad Asti dal finestrino di un treno. E poi in autunno sarà ancora più affascinante sentire il “fischio del treno” che finalmente ritorna.

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU