Un sito per la logistica pronto, ma vuoto. Terminati i lavori, gli allacciamenti, i parcheggi, i cartelli e l'illuminazione. La vicenda di Amazon a Cuneo non è isolata: anche a Treviso è stato costruito un polo Amazon pronto da un anno, ma inutilizzato.
E sale la preoccupazione che la crisi del settore abbia bloccato alcuni investimenti del colosso di Seattle in Italia, con il rischio che si moltiplichino i siti fantasma.
Al momento, per quanto riguarda il capoluogo della Granda, si sa che la proprietà dell'area sarebbe ancora di “Scannell Properties”, la multinazionale americana di sviluppo immobiliare che lavora per Amazon in Europa. Parliamo di un investimento da 3,9 milioni di euro per un terreno di 93 mila metri quadrati nell'area ex Miac in frazione Ronchi, su cui è stato realizzato un centro di smistamento logistico all'avanguardia.
“L’azienda non commenta piani futuri", ci hanno risposto dall'ufficio stampa di Amazon.
Intanto la vicenda è entrata di petto nel dibattito cittadino infiammando anche il consiglio comunale.
Ma di ufficiale si sa poco o niente. Solo voci di corridoio secondo cui “Scannell Properties” potrebbe cedere il sito ad “Axa Im Alts”, società di investimenti alternativi del “Gruppo Axa” come base logistica di aziende del territorio. Intanto i cartelli all'entrata dello stabilimento, che riportavano il logo aziendale Amazon, sono stati oscurati.
Ne abbiamo parlato con i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Tutti concordi nello sperare che non resti un magazzino vuoto.
“Al momento siamo privi di informazioni – commenta Ivano Esposto, segretario generale della Filt Cgil -. Sappiamo solo che c'erano dei ritardi sulla messa in funzione del sito. È tutto pronto, solo da aprire. Anche noi aspettavamo da un giorno all'altro l'inaugurazione. Purtroppo non risulta niente ed è quello che ci preoccupa. Non è un momento facile per il comparto. Il settore trasporti è in difficoltà per gli aumenti incontrollati del gasolio, delle bollette e la perdita di potere d'acquisto delle famiglie”.
“Oggi è tutto fermo. Le poche notizie le apprendo dai giornali. Amazon è un'azienda che notoriamente col sindacato parla poco o niente – commenta Alessandro Lotti, segretario generale Fisascat Cisl -. Questa mattina ho anche provato a fare il punto con il collega del settore trasporti, ma nulla. Si rimbalzano solo voci. A ottobre 2022 sembrava imminente l'apertura, a fine dicembre la notizia che non sarebbe stato un magazzino bensì un polo logistico. Dopo Natale i rumors di un passo indietro di Amazon. E nessun modo di confrontarsi con la parte datoriale. Siamo in attesa. Che apra Amazon o 'Pinco pallo', l'importante è che quell'area venga valorizzata e che porti lavoro sul territorio. Si parlava di 200 persone impiegate, tra sito e indotto. All'annuncio dello sbarco di Amazon a Cuneo, come Cisl, eravamo usciti con toni positivi. Del resto, a livello regionale, abbiamo fatto un buon lavoro. Nei siti di Torino e Vercelli abbiamo fatto assemblee e, proprio a Vercelli, il sindacato ha un suo punto di consulenza interno. Eravamo pronti ad accogliere questa novità anche a Cuneo, ma di fatto ci troviamo affacciati alla finestra a capire cosa succederà. Se non decolla, occorrerà ragionare su cosa fare di quell'area lì, dove è stato fatto un investimento importante e anche di un certo impatto ambientale”.
Erisildo Kurti, UILTrasporti Cuneo - UILTemp Piemonte: “Stiamo seguendo gli altri stabilimenti piemontesi. Domani ci sarà un incontro a Torino tra le parti sindacali e l’azienda. Speriamo emergano novità sul fronte Cuneo”.