Attualità - 30 dicembre 2022, 13:21

Crollo alla Don Serra, Cervasca stanzia 183 mila euro. Sessanta giorni per realizzare i lavori

La variazione al bilancio è stata approvata nel consiglio comunale di ieri. Nello stesso giorno l’AslCn1 ha confermato la possibilità per i 36 ospiti trasferiti al Mater Amabilis di rimanere fino al 31 marzo. Nella struttura di via Mistral nascerà con i fondi del Pnrr l’Ospedale di Comunità

Crollo alla Don Serra, Cervasca stanzia 183 mila euro. Sessanta giorni per realizzare i lavori

La prima notizia è che i trentasei ospiti della casa di riposo Don Serra di Cervasca trasferiti al Mater Amabilis di Cuneo potranno rimanere fino al 31 marzo. 

Questo nonostante nei prossimi giorni partiranno i lavori per convertire la struttura cuneese a Ospedale di Comunità, opera che verrà realizzata dall’AslCn1 con i fondi del Pnrr, a seguito di un accordo raggiunto nella primavera scorsa con il comune di Cuneo (proprietario dei locali) e con il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (che possiede l’autorizzazione al funzionamento).

La conferma, vista la situazione emergenziale, è arrivata a seguito di un incontro avvenuto ieri mattina tra l’amministrazione di Cervasca e i vertici dell’AslCn1. 

La seconda notizia è che, nella stessa giornata, il consiglio comunale cervaschese, ha approvato la variazione di bilancio per consentire di incaricare la ditta a operare i lavori controsoffittatura in un tempo stimato di sessanta giorni. 

La ditta, già individuata, sarà incaricata nella giornata di oggi. La spesa, approvata in consiglio, è di 183 mila euro e vedrà l’intervento sui solai del primo piano, l’area di circa 1.200 metri quadri - dove le analisi hanno evidenziato maggiori criticità - e sulle aree comuni del piano terra.

“Approfittiamo del fatto che la struttura sia completamente vuota - spiega il sindaco di Cervasca - per agire anche sulle aree meno critiche. Una volta ritornati gli ospiti, sarà possibile intervenire, in un secondo momento, anche sulle stanze del piano terra in modo più agevole. In questo modo garantiamo un ritorno in piena sicurezza e in tempi celeri ai nostri ospiti. Ringraziamo l’Asl per esserci venuta incontro in questa situazione complicata.”

L’intervento vedrà la realizzazione di un controsoffitto certificato della casa di riposo dove nella notte del 10 novembre ci fu un crollo. Erano le ore 4,30 quando si verificò un distacco di pignatte da un solaio al primo piano dell’Rsa di via Asilo 4. Il crollo è avvenuto all’interno di una sala comune, dove in quel momento non erano presenti persone. 

Immediate erano state le ispezioni a poche ore dal crollo con delle campionature sulle solette che non hanno evidenziato problematiche strutturali. Successivamente si era effettuata l’ispezione di tutti i solai della palazzina dalla quale è emersa l’esistenza di ulteriori zone potenzialmente a rischio ‘sfondellamento’.

Infine un ulteriore sopralluogo aveva evidenziato, come scritto nell’ordinanza: “cavillature nelle piastrelle del pavimento di alcuni locali del primo piano, riconducibili a una flessione del solaio che potrebbe contribuire allo sfondellamento delle pignatte dall’intradosso”.  

All’indomani, il 13 novembre, lo sgombero era diventato effettivo con il trasferimento a Cuneo di tutti e 38 gli ospiti e dei dipendenti della cooperativa Punto Service che opera nella casa di riposo di Cervasca: 36 nella struttura Mater Amabilis Angeli in via Mistral, mentre due nell'Rsa Sant’Antonio in corso Nizza 89. Gli ospiti continuano da più di un mese e mezzo ad essere seguiti dai circa 30 lavoratori della cooperativa.

A fine novembre l’esame effettuato negli ultimi giorni di novembre e condotto dalla milanese Tecnoindagini Srl azienda specializzata in verifica del rischio sfondellamento dei solai attraverso analisi termografica e ad ultrasuoni - ha restituito una ‘mappatura’ delle aree in cui è necessario intervenire. Le parti più a rischio, come detto, riguardano una buona porzione del primo piano della struttura. 

Dopo le analisi condotte dalla ditta milanese nei giorni successivi è stata effettuata una prova di carico che non ha evidenziato problemi strutturali. 

I lavori dovrebbero partire nei prossimi giorni. Con la scadenza a sessanta giorni, gli ospiti potrebbero rientrare agli inizi di marzo, in linea con i tempi di permanenza nella struttura Mater Amabilis concessi dall’AslCn1.

Daniele Caponnetto

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