Attualità - 23 dicembre 2022, 12:30

Acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi: pronti 19 milioni di euro per importanti interventi

La cifra è stata stanziata per il piano 2023-2026. Priorità di investimento per nuova tubazione addutrice fino a Monforte d'Alba e Novello, e per allacciamenti anche nelle zone di Cherasco e Narzole, per produzione energia sostenibile in autonomia, e per il telecontrollo

Presto nuovi lavori per migliorare l'acquedotto delle Langhe e Alpi cuneesi (Foto archivio)

Presto nuovi lavori per migliorare l'acquedotto delle Langhe e Alpi cuneesi (Foto archivio)

Diciannove milioni di euro per il prossimo piano quadriennale 2023/26: questa è la cifra che l’Alac investirà per nuove captazioni e condotte così da migliorare l’acquedotto delle Langhe e Alpi cuneesi secondo una logica di visione verso il futuro, considerato il clima, e di risparmio energetico, con la produzione di energia sostenibile anche per abbattere i costi dell’energia che hanno dato uno schiaffo doloroso alla voce “costi” sul bilancio 2022 che, pur chiuso in positivo, ha subito una contrazione significativa, soprattutto per questo motivo.

Ma l’associazione guarda la futuro con convinzione, forte di una liquidità consistente, e di idee che vogliono rendere questo prezioso servizio sempre più moderno.
L’investimento verrà così suddiviso: 7.2 milioni di euro saranno utilizzati per una nuova tubazione addutrice delle acque captate in Val Vermenagna, che interesserà il tratto da Carrù fino a Monforte d’Alba e Novello, e che permetterà una circolazione ad anello per ottimizzare la ripartizione dell’acqua per tutto l’acquedotto delle Langhe.

Si pensa anche alla produzione di energia sostenibile: 1 milione e 450 mila euro sono infatti destinati alla costruzione di impianti fotovoltaici, mentre circa 6 milioni per intervenire su tratte di adduzione ed allacciamenti da migliorare nelle valli Bormida, Corsaglia e Vermenagna, e nelle zone di Cherasco, Narzole e Pianfei. Un milione per tubazioni in attraversamento torrenti, mentre 300 mila euro per il telecontrollo.

«L’attuale consiglio di amministrazione al lavoro dal 2020 - dichiara il presidente Marino Travaglio – si è posto fin da subito obiettivi ben precisi. Dopo appena un anno siamo riusciti a ringiovanire il personale, creando un ambiente costruttivo e che rema all’unisono, e, in questo triennio 2020/2022 abbiate portato a termine importanti progetti, non ultimo il nuovo serbatoio che inaugureremo la prossima primavera a Cerretto Langhe, ed il potenziamento della produzione di energia sostenibile che, inserita anche nel prossimo quadriennio, vogliamo portare al 70% di copertura per il fabbisogno necessario al funzionamento dell’acquedotto.

Ora abbiamo pensato di dare nuovo slancio, anche grazie alla liquidità presente, per potenziare ulteriormente l’acquedotto. E così ci saranno ben 16 interventi tra nuove condutture, sostituzione di condotti obsoleti, telecontrollo e fotovoltaico.
Un investimento complessivo studiato per far durare la struttura ancora almeno trent’anni senza interventi straordinari, così da continuare l’opera del dott. Giacomo Oddero che tanto di prodigò nel creare un acquedotto che serve non solo le Langhe ed il Roero».

Un investimento condiviso con gli altri attori: «Gli investimenti - prosegue il presidente - sono condivisi con la Cogesi, di cui facciamo parte, con l’Autorità d’Ambito della zona, e Provincia che è il socio di maggioranza. Per ora useremo fondi propri sperando di riuscire di accedere a finanziamenti futuri, anche perché il Pnrr non permette in questo caso grandi risorse in arrivo.

Così riusciremo a continuare a lavorare non gli altri soggetti che operano a Cuneo, nel doglianese, nel Monregalese, e fino in Piana Crixia (Provincia di Savona), tutti territori dove portiamo l’acqua in diverse quantità, a conferma della collaborazione che deve continuare per il bene di tutto il territorio, e non solo: infatti arriviamo anche nell’astigiano e nell’alessandrino».


E si guarda anche oltre il prossimo quadriennale: «Anche in base al clima - conclude Marino Travaglio - bisogna ottimizzare le risorse disponibili. In quest’ottica c’è un progetto già avanzato per la creazione di un by pass che possa permettere di ottenere acqua da strutture a noi vicine dove c’è difficoltà a utilizzare l’acqua in eccedenza.
Oltre a questo stiamo collaborando con il Politecnico di Torino nella ricerca di una nuova sorgente che abbiamo già individuato e che stiamo studiando. Investire, rinnovare guardando all’ambiente, ai costi ed al futuro, sono le basi del lavoro che stiamo facendo, ben consapevoli del problema acqua che, ogni anno, diventa sempre più importante».

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU