- 22 dicembre 2022, 07:05

Appalti nei Comuni del Roero: arresti revocati anche per il sindaco di Montaldo Roero Fulvio Coraglia

Libero anche il terzo amministratore sottoposto ai domiciliari nell’ambito dell’indagine "Feudo 2". Non è più ai domiciliari anche il geometra Giovanni Careglio: sul professionista pesa ancora il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione

Fulvio Coraglia: sindaco dimissionario di Montaldo Roero

Fulvio Coraglia: sindaco dimissionario di Montaldo Roero

A una settimana dagli arresti sono tutti liberi i tre amministratori comunali che mercoledì scorso, 14 febbraio, su disposizione del Tribunale di Asti, erano stati sottoposti alla misura cautelare dei domiciliari nell’ambito dell’indagine "Feudo 2", condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo.

Come per Carla Bonino e Giuseppe Steffanino, rispettivamente sindaca e vicesindaco di Vezza d’Alba, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale astigiano, dottor Federico Belli, ha infatti deciso per la revoca della misura cautelare anche nei confronti del 52enne commerciante Fulvio Coraglia, primo cittadino di Montaldo Roero, il terzo Comune interessato da indagini con le quali, così come già fatto con Vezza e Santo Stefano Roero, le Fiamme Gialle hanno messo sotto la lente un decennio di gestione degli appalti e della cosa pubblica nei tre municipi della Sinistra Tanaro e nell’ente (l’Unione di Comuni Tartufo e Arneis, da tempo avviata allo scioglimento) della quale gli stessi facevano parte.

Il provvedimento fa seguito all’interrogatorio di garanzia cui nella giornata di ieri, mercoledì 21 gennaio, sono state sottoposte le otto persone, su quattordici indagati tra amministratori, pubblici funzionari, professionisti e imprenditori, che su richiesta del pubblico ministero presso la Procura astigiana Davide Lucignani erano state sottoposte alla limitazione della libertà personale per una serie di capi d’imputazione nella quale figurano ipotesi di reato che vanno dalla dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio (non contestata agli amministratori), al falso in bilancio, dalla truffa aggravata ai danni dello Stato alla turbativa d’asta, sino alla falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.

Soddisfazione in proposito viene espressa dal legale del primo cittadino di Montaldo, l’avvocato torinese Giorgio Piazzese: "Siamo evidentemente contenti, confido che riusciremo a dimostrare che l’azione amministrativa del sindaco Coraglia è sempre stata tesa al raggiungimento dell’intesse pubblico e mai a procurare danni ingiusti a chicchessia".

Così come i suoi colleghi vezzesi, in occasione dell’interrogatorio di garanzia Coraglia non ha ritenuto di rispondere alle domande del Gip, circostanza che il legale torinese, subentrato solamente sabato al collega albese Claudio Bertolino, ricollega al poco tempo avuto a disposizione per esaminare nel dettaglio la corposa documentazione agli atti oltre a quello necessario per redarre l’istanza di revoca, mentre con riguardo alle dimissioni da sindaco presentate da Coraglia, rieletto nell’ottobre 2021 dopo un primo mandato nel 2016, parla di "atto dovuto per responsabilità politica e rispetto delle istituzioni".

La medesima istanza è stata accolta dal Gip anche nel caso di un quarto soggetto degli otto finiti agli arresti. Si tratta del 60enne geometra Giovanni Careglio, professionista già coinvolto nell’indagine Feudo sulle malversazioni nel municipio di Santo Stefano Roero, per la quale figura tra i sei imputati del processo partito ad Asti nei giorni scorsi, e ora chiamato in causa in un ruolo che la Guardia di Finanza definisce di "assistente alle stazioni appaltanti".  

"Su ogni singolo capo d’imputazione
– spiega il suo difensore, l’avvocato del foro di Asti Piermario Morra - abbiamo prodotto documentazione e il mio assistito ha reso dichiarazioni spontanee con le quali ha rappresentato esattamente quelli che erano il suo ruolo e il suo incarico. All’esito dell’interrogatorio abbiamo chiesto che i domiciliari disposti nei suoi confronti venissero revocati. Gli stessi sono stati sostituiti dalla meno afflittiva misura del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione: limitazione che in realtà è già nei fatti, considerato che il geometra Careglio, figura molto conosciuta e stimata in tutto il territorio, già componente della commissione edilizia del Comune di Alba, per citare uno dei suoi numerosi incarichi, ha volontariamente deciso da tempo di non occuparsi più di pubblica amministrazione".

Ezio Massucco

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