"Che in questo momento di forte crisi e difficoltà la sindaca di una città capoluogo come Cuneo riesca a destinare una parte della propria indennità, in crescita, a favore dei concittadini sarebbe stato un segnale forte. Peccato, quindi".
Commenta così Giancarlo Boselli, leader in consiglio comunale del gruppo degli Indipendenti, la lettera che la sindaca Patrizia Manassero e l'amministrazione comunale hanno inviato in risposta alla sua richiesta specifica.
Risposta che poco ha soddisfatto il consigliere. E che si può leggere pubblicamente all'interno delle fotografie da lui pubblicate sulla propria pagina Facebook: sintetizzando, visto che a gennaio 2023 una certificazione del ministero permetterà ai comuni di rendicontare la somma usata e che l'eventuale eccedenza sarà restituita al fondo da cui il denaro per operare gli aumenti alle indennità è stato reperito, la sindaca Manassero sottolinea come "la spesa del suddetto incremento delle indennità sia del tutto neutra per le casse dell'ente. L'eventuale rinuncia non avrebbe effetti concreti sulla situazione economica della città, quindi non si intravede motivo per rinunciarvi".
"Un fondo di solidarietà di bilancio: poco sforzo, massimo risultato"
Boselli ha chiesto, già a novembre, che a seguito dei sensibili aumenti alle indennità degli amministratori locali in azione sin da quest'anno sindaca, assessori e presidente del consiglio comunale si adoperassero a sostegno della comunità.
"Mi è stato risposto, in una lettera tecnicissima, che nel farlo non ci sarebbe beneficio per la città - ha aggiunto Boselli - . Credo di sì, invece, e lo spiegherò meglio in consiglio comunale: basterebbe che sindaca, assessori e il presidente del consiglio comunale desinassero una quota a un fondo di solidarietà di bilancio. Uno sforzo minimo".
Aumenti decisi a livello nazionale: Cuneo recepisce 'soltanto' una norma
L'aumento delle indennità risulterebbe essere pari al 76,72% del totale attuale e porterebbe - nello specifico del caso della sindaca Manassero - a una cifra da 500.000 a 700.000 euro nel 2022, a 800.000 nel 2023 e a 900.000 nel 2024. Una somma mensile di 13.800 euro.
Un aumento più che sostanziale, insomma, che deriva dal recepimento di una modifica nell'ultima legge di bilancio e già annunciato - dalla stessa sindaca Manassero, all'ora vicesindaco - nel corso dell'ultimo mandato Borgna.
L'ultima regolazione delle indennità degli amministratori a livello nazionale risulta datata al 2000. Le sono seguite, poi, piccoli aggiornamenti nel 2006 e nel 2019.