Attualità - 17 novembre 2022, 12:44

L'albese Asava festeggia i 45 anni di impegno e quel manipolo di volontari da cui tutto è nato

A Rodello festa di compleanno e premiazione per cinque storici soci attivi dal 1977, anno di fondazione di un sodalizio che ora conta 8 dipendenti e 250 soci a servizio delle famiglie di Langhe e Roero

I volontari Asava, qui nella sede di Grinzane Cavour, pronti a festeggiare i 45 anni dell'associazione

I volontari Asava, qui nella sede di Grinzane Cavour, pronti a festeggiare i 45 anni dell'associazione

Quella di domenica 27 novembre sarà una giornata speciale per l'Asava e il motivo è duplice. Da un lato l’associazione di servizio autisti volontari ambulanza festeggia i 45 anni di attività, e, dall’altro, si vivrà un evento nell’evento, con la premiazione di cinque volontari soci dal 1977.

Così l’emozione sarà più intensa per Leoluca Mancuso (ex presidente), Giuseppe Carriere, Giovanni Lano, Enrico Testa e Giovanni Uda. Li possiamo definire i “cinque moschettieri” perché, fin dall’anno di fondazione, hanno portato avanti con passione e dedizione questo importante servizio sul territorio, facendo crescere la squadra, e vivendone i diversi momenti. Ora l’Asava è formata da ben 8 dipendenti e 250 volontari e presta servizi sul territorio, dai trasporti richiesti dalle Asl a quelli di emergenza. I festeggiamenti, originariamente in programma a luglio, posticipati per il Covid-19 di alcuni membri, oltre alla cerimonia di consegna degli attestati, prevede anche la santa messa alle ore 11 a Rodello (Parrocchia San Lorenzo), ed il pranzo alle ore 12:30, in paese, al ristorante Il Faro.

«Sarà una giornata molto importante - ci spiega l’attuale presidente del sodalizio Franco Sampò – perché 45 anni di un'associazione nata dal nulla, ne testimoniano la costanza e la lungimiranza. L’Asava ha le sue fondamenta nella voglia di fare del bene per il territorio, nell’unione, nel volontariato. E così, nei vari decenni, grazie all’impegno di tutti, siamo arrivati ad essere una realtà importante che presta servizi per Asl CN2, l’Asl CN1 e per i cittadini.

Per me è motivo di orgoglio presiedere questa associazione, soprattutto per ciò che rappresenta: Sono solo sei mesi che sono presidente ma sto vivendo intensamente questa esperienza perché vedo un gruppo che vuole continuare a fare bene, pur nelle difficoltà generali che stiamo affrontando».

Difficoltà con cui ha a che fare anche il mondo del volontariato: «La situazione generale che il mondo sta vivendo - prosegue il presidente - condiziona la vita delle persone, e la sensibilità al volontariato diciamo che rallenta un po’. Per far funzionare bene una realtà come la nostra, le persone sono fondamentali perché bisogna coprire tutti i servizi che abbiamo attivato negli anni. A breve verranno riviste le varie convenzioni con le Asl e le altre associazioni, e vorremo continuare in questa ottica di collaborazione e con questi numeri, così da servire al meglio il territorio.

In generale il “ricambio” di volontari fa un po’ fatica a decollare, e questo è un aspetto comune in tutte le associazioni. Forse per noi è ancora più difficile perché chi decide di essere volontario Asava, viene formato in un certo modo, per affrontare al meglio le situazioni in cui si verrà a trovare. Si ha pur sempre a che fare con la vita del prossimo durante il servizio.

Per questo aspetto di formazione ringrazio di cuore la nostra Commissione che prepara gli iscritti sempre in modo impeccabile. In questo quadro, dove c’è tanta luce ma qualche pennellata di grigio dovuta alla situazione sociale generale, lancio un appello ai giovani ed a chi sente dentro la fiamma del volontariato. Dedicare alcune ore della propria vita al prossimo è un’esperienza che fa crescere.  Basta venire in sede, ci si iscrive e si parte con i corsi».

E i cinque premiati sono per questo un esempio: «Premieremo cinque persone che incarnano lo spirito del volontariato e che sono state lungimiranti e costanti nel loro servizio. Il loro contributo è stato fondamentale nel far crescere l’Asava, nata da un’idea dell’Arch. Veglio, allora presidente Asl, e dal lavoro di Agostino Bertone, e del compianto Alberto Levi, che aveva creduto fortemente in questa iniziativa, e che, tramite la sua Radio Alba, fece pubblicità per l’Asava che, in poco tempo, annoverò circa 50 volontari. La sensibilità è tutto, viviamola insieme a servizio l’uno per l’altro», le parole con cui conclude Franco Sampò.

Livio Oggero

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