Curiosità - 12 novembre 2022, 17:27

Si laurea brillantemente con una tesi sul Sentiero dei Sarvanot di Costigliole Saluzzo

Un progetto di apertura al territorio ideato dalla giovane Giorgia Carrino insieme ai bimbi della scuola dell'infanzia che hanno modellato le piccole creature disseminate nel bosco con l'argilla della collina costigliolese

Uno dei Sarvanot sul sentiero di Costigliole

Uno dei Sarvanot sul sentiero di Costigliole

Il Sentiero dei Sarvanot di Costigliole Saluzzo si è laureato. Per la precisione, a superare brillantemente la discussione di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria, martedì 8 novembre a Collegno, è stata Giorgia Carrino, 24 anni, di Costigliole Saluzzo.

La giovane è la mente di "Storie di terra": un progetto di tesi sperimentale realizzato insieme ai bambini della scuola d'infanzia costigliolese che hanno dato letteralmente vita al Sentiero dei Sarvanot.

Il percorso in questione era stato recuperato alcuni anni fa attraverso un bando dell’ente GAL - Gruppo di azione locale Tradizione delle Terre Occitane. Attraversa il bosco della Sarunera, dal nome sarun, ovvero quercia e da località Paradiso di Costigliole Saluzzo si dirama in direzione località Cancian/Casa Abello a Ceretto.

Un sentiero collinare denominato “Storie di terra” perché è disseminato di piccole creature fantastiche realizzate utilizzando l’argilla della collina costigliolese, direttamente raccolta, filtrata e modellata dai bambini, fino a dare vita a queste faccine disseminate nel bosco.

La mia tesi era incentrata sullo sviluppo della consapevolezza ecologica utilizzando esperienze in natura ed esperienze artistiche – racconta Giorgia Carrino -: ecologia nel significato profondo del termine. Un'opera d'arte in natura con la natura che si riprenderà quanto fatto”.

Attraverso la manipolazione dell'argilla, i piccoli hanno realizzato una serie di personaggi che rimandano alla tradizioni dei boschi delle nostre valli. I Sarvanot infatti hanno "trovato casa" proprio lungo questo percorso collinare e possono essere ammirati e conquistare la curiosità, soprattutto dei bambini, durante una facile camminata, accessibile a tutti.

Un vero e proprio progetto di apertura al territorio che ha coinvolto la comunità intera. “Sono tante le persone che devo ringraziare. In primis i bambini, da loro tutti i giorni si apprendono nuove cose – conclude Giorgia Carrino -. Un'esperienza assolutamente positiva che è riuscita a far sviluppare la consapevolezza ecologica nei più piccoli. Anche se non è importante che comprendano tutto subito, ma che si incuriosiscano e si meraviglino, poi tutto il resto verrà costruito a piccoli passi”.

Cristina Mazzariello

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