Agricoltura - 04 novembre 2022, 09:11

Cantina Terre del Barolo: il punto su una vendemmia a dir poco sorprendente

Grande qualità, un pò meno quantità ma uve sane e base per un’annata che si prospetta interessante. Tutto questo grazie alla vite, pianta che si conferma capace di risultati eccezionali.

Uve sane per una vendemmia dall'ottima qualità anche per la Cantina Terre del Barolo

Uve sane per una vendemmia dall'ottima qualità anche per la Cantina Terre del Barolo

È stata una vendemmia sorprendente anche per la cantina Terre del Barolo: grande qualità, un pò meno quantità ma uve sane e base per un’annata che si prospetta interessante. Tutto questo grazie alla vite, pianta che si conferma capace di risultati eccezionali. La siccità, dovuta al caldo anomalo da maggio scorso, e le scarse precipitazioni, con soli 150 mm rispetto ad una media normale annua di 750 mm, erano due fattori che avevano fatto nascere preoccupazioni per la vendemmia.
Invece la vite si è adattata a questo clima e si sono raccolti grappoli sani e di ottima qualità, che è stata molto alta per tutte le varietà. Si è abbassata un pò la quantità, di circa il 10%, ma tutto sommato meno del previsto.

Il direttore Stefano Pesci riassume così l’andamento dell’ultima stagione: «La vite è una pianta che si adatta molto bene al clima caldo e asciutto che, anche per le scarse precipitazioni, ha costretto ad una vendemmia decisamente anticipata, iniziata con le uve per la produzione dell’Alta Langa Docg già ad inizio agosto, per poi proseguire con le altre varietà, fino a chiudere con il nebbiolo, compreso quella per la produzione del Barolo, raccolto a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre.

A fronte di una resa quantitativa inferiore di circa il 10 %, la qualità dei grappoli è stata molto elevata. Le varietà Dolcetto e Barbera hanno ottenuto gradazioni alcoliche importanti e un generale equilibrio tra tutti i parametri tipici della maturazione dell’uva. Il nebbiolo ha avuto una situazione produttiva e vegetativa delle piante un pò a macchia di leopardo, anche all’interno dello stesso vigneto. In quest’annata il clima ha favorito le zone più fresche, quasi un paradosso… La base di uve sane fa sperare in un’annata interessante: ora la parola passa agli enologi e al tempo che ci diranno qualcosa in più».

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU