Attualità - 05 ottobre 2022, 14:09

A Cuneo vivremo un Natale poco illuminato, ma non mancheranno spettacoli e animazione

Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra Comitato dell'Illuminata e operatori della città, tra cui Confcommercio e We Cuneo. Sarà un Natale diverso, su questo ci sono pochi dubbi. La sindaca Manassero: "Il momento è complesso. Servono misura e segnali"

Il grande albero in piazza Galimberti, acceso la sera dell'8 dicembre 2021

Il grande albero in piazza Galimberti, acceso la sera dell'8 dicembre 2021

"E' finita l'era dell'abbondanza".

Lo ha detto il presidente della Francia Emmanuel Macron. Una frase che riassume e condensa uno dei momenti più bui - letteralmente - della storia recente. E così la Ville Lumière spegne la Tour Eiffel. Così come tante città italiane spengono i monumenti nelle ore notturne.

Tra due mesi e mezzo sarà Natale. Da sempre le luci e le vetrine addobbate e illuminate sono il segnale più evidente del periodo che precede e accompagna questa festività, la più sfavillante. Ma in questo 2022 le cose saranno diverse. 

Ovunque. E la nostra provincia, da Cuneo ad Alba, non farà eccezione. Nonostante l'Illuminata, che tornerà ad animare il capoluogo per il secondo anno in versione invernale e, appunto, natalizia: IllumiNatale. 

Tra una decina di giorni è prevista una riunione tra Comitato dell'Illuminata e operatori della città, tra cui commercianti e albergatori. La linea che verrà quasi certamente percorsa sarà quella di non rinunciare al Natale, ma tenendo conto del periodo attuale. I costi energetici impongono austerità e sobrietà.

La conferma arriva anche dalla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, presidente del Comitato: "Stiamo lavorando ad una proposta che tenga dentro sostenibilità ed animazione della città, in raccordo con commercianti e operatori della città. Il momento è complesso, servono misura e segnali. Ci viene incontro la tecnologia, che può aiutare a tenere insieme la luce con il risparmio. Ma l’indicazione di tutti è di lavorare su una proposta diversa, in linea con il momento storico".

Luca Chiapella, presidente di Confcommercio per la Granda: "Il periodo richiede sobrietà. Valuteremo soluzioni tecnologiche che consentano il risparmio, come led o pannellini solari, ma non possiamo pensare alle luminarie o ai negozi pieni di luce come negli anni scorsi. I commercianti hanno sempre contribuito ad illuminare la città, ma quest'anno sarà tutto in tono minore, come è giusto che sia".

Sensibilità rispetto al momento storico e conti alla mano. Questa lo scheletro del prossimo IllumiNatale, quindi.

Ci saranno eventi, spettacoli e animazione. Già emerge qualche indiscrezione sullo spettacolo di apertura, che percorrerà la città da piazza Galimberti a piazza Europa, sempre sotto la direzione artistica di Fabrizio Gavosto, patron di Mirabilia. Ma poche luci e, soprattutto, a bassissimo impatto.

Giorgio Chiesa, presidente di We Cuneo, associazione di promozione turistica che coinvolge commercianti, bar, ristoranti e attività legate alla ricettività, evidenzia come ci sia un clima di grande preoccupazione. "La volontà di tutti è quella di partecipare al Natale cittadino, ma il no ad un'illuminazione esagerata è praticamente unanime. Quindi sì ad animazione e spettacoli, ma senza impattare troppo sulle bollette, che stanno mettendo in ginocchio tutte le attività".

Chiesa, che è anche presidente degli albergatori, non usa troppi giri di parole: "Se con il Covid abbiamo fatto tutti dei sacrifici, ora stiamo andando verso l'insostenibilità. Non si può chiedere a chi ha un'attività di illuminare Cuneo quando sta pagando bollette stratosferiche. Vorremmo tutti fare di più, ma il periodo che stiamo vivendo non ce lo consente. Nei prossimi giorni ci sarà la riunione, ma credo che saremo tutti d'accordo: festeggiamo il Natale, ma a luci - quasi - spente".

Barbara Simonelli

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