Attualità - 29 settembre 2022, 07:30

Poche ore e in piazza Michele Ferrero sarà svelata... Alba

Appuntamento questa sera alle ore 21 nel giorno di San Michele: la famiglia Ferrero consegna agli albesi uno rinnovato spazio dove tradizione e arte si uniscono in nome dell'Albesità e delle Langhe

Poche ore e l'opera "Alba" sarà svelata (Foto durante i lavori scattata a inizio settembre, quando è stata posata)

Poche ore e l'opera "Alba" sarà svelata (Foto durante i lavori scattata a inizio settembre, quando è stata posata)

Ci siamo: mancano poche ore e questa sera, alle 21, sarà tolto il velo all’opera artistica di Valerio Berruti che la famiglia Ferrero dona alla città di Alba, che sarà impreziosita proprio in piazza Michele Ferrero a cui arriva la Langa e si apre il centro storico.
Una serata aperta al pubblico in cui verrà illustrata la nuova concezione della piazza tirata a lucido dove non sarà più presente la statua del General Govone, che il 19 novembre, anniversario della nascita del condottiero, sarà visibile nell’area antistante l’ex caserma, ma ci sarà un nuovo modo di vivere questo spazio in cui la socialità e l’arte si uniranno.

«Oggi è un giorno speciale per la città di Alba - afferma Emanuele Bolla, assessore al turismo – perché viene consegnata alla città una grande opera voluta dalla famiglia Ferrero che da sempre è attenta al territorio. Ringraziamo anche l’artista Valerio Berruti per come ha interpretato il volere della Ferrero, realizzando una grande creazione artistica che renderà ancora più affascinante piazza Michele Ferrero».

Ora, dalle parole dell’artista Valerio Berruti,
possiamo iniziare ad immaginare ciò che ci trasmetterà la statua: «L’idea dell’opera è nata nel 2019, quando ho saputo che si sarebbe rifatta piazza Michele Ferrero. La fontana ricorda quella storica di piazza Savona, e nel suo specchio d’acqua rotondo si rispecchierà l’opera della bimba Alba che rappresenta l’infanzia, tema caro a Michele da sempre, basti citare la linea Kinder tanto amata nel mondo, e l’ “essere langhetto”, un vero e proprio modo di vivere che rispecchia la ritrosìa ma l’orgoglio della nostra gente che, seppur nelle riservatezza ti guarda fiera negli occhi. Ringrazio la Ferrero, la sua Fondazione per l’opportunità che potrebbe portare la statua a diventare un vero simbolo d’identità per la nostra città di Alba come sono ad esempio la sirenetta per Copenaghen e il toro per Madrid».

Livio Oggero

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