Oggi, nel giorno in cui si celebra la Confraternita di Santa Croce, è stata inaugurata la sede della Fondazione Ospedale di Cuneo onlus.
La sede è all'interno del nosocomio, nei locali prima occupati da un istituto bancario. Due stanze, uno luogo semplice che vuole essere prima di tutto di accoglienza nonché di vicinanza e raccordo tra le associazioni di volontariato, in ambito sanitario, della zona. Sarà aperta cinque giorni su sette e sarà accessibile a chiunque abbia idee, proposte o voglia dare un sostegno concreto.
La Fondazione ha infatti importanti progetti e punta ad essere vicina all'ospedale di Cuneo, per accrescerne il valore e per farlo rimanere l'ospedale della città e del territorio.
Nessun cenno, durante la cerimonia e il taglio del nastro, al futuro nuovo ospedale. La Fondazione, presieduta da Silvia Merlo, ha progetti ma è anche ancorata al presente e alla valorizzazione di ciò che già c'è. Perché, come ha sottolineato il direttore generale dell'azienda ospedaliera Elide Azzan, ciò che c'è è tanto, sia dal punto di vista professionale che umano. Per il personale, ampiamente rappresentato da primari e medici presenti al taglio del nastro, ha infatti chiesto un applauso.
La sindaca Patrizia Manassero ha voluto sottolineare la vicinanza della città all'azienda ospedaliera e il grande lavoro, che dovrà coinvolgere tutte le istituzioni, per il nuovo ospedale. "Sanità e medicina territoriale sono sempre al centro delle discussioni in consiglio comunale" ha sottolineato.
La Merlo ha fatto cenno ad alcuni dei progetti sui quali la Fondazione sta lavorando e lavorerà. Tra questi, una residenza per le categorie che interagiscono con l'Azienda ospedaliera oltreché per pazienti e care giver. La location sarà centrale e strutturata in una quarantina di locali e monolocali per medici specializzandi, infermieri, tecnici o pazienti e care giver.
Poi ha concluso: "La sede è qui in ospedale perché la Fondazione vuole stare in mezzo alla gente e stare vicina a chi questo ospedale lo vive, a chi qui viene per curarsi o ci lavora, a partire dai medici e sanitari. Ma serve il sostegno di tutti".
Erano presenti anche Bruno Ceretto, presidente della Fondazione Nuovo ospedale Alba-Bra e il presidente degli Amici dell'ospedale di Savigliano Francesco Villois.