Attualità - 24 agosto 2022, 14:45

Crescono i costi per chi fornisce pasti alla mense scolastiche. Ma i Comuni non aumenteranno le tariffe, bilanci permettendo

Abbiamo interpellato alcuni amministratori del Cuneese. Per ora la linea è quella di non aumentare le tariffe e non pesare sulle famiglie. Il sindaco Paoletti: "Situazione difficilissima per chi amministra, ma nessuno pare rendersene conto. Sembriamo quelli che suonavano sul Titanic mentre questo andava a picco"

Crescono i costi per chi fornisce pasti alla mense scolastiche. Ma i Comuni non aumenteranno le tariffe, bilanci permettendo

Aumenti, aumenti e aumenti. Le conseguenze non escludono nessuno, ma ci sono alcuni settori e ambiti in cui sono particolarmente gravi e preoccupanti.

Basti pensare a chi produce cibo per le mense scolastiche, per gli ospedali o per realtà con grandi numeri. Parliamo di fornelli, forni, frighi. Insomma, energia. Uno degli ambiti in cui i rincari sono più impattanti. 

Abbiamo provato a capire quanto questo potrà arrivare ad impattare sugli enti pubblici a cui vengiono forniti i servizi e, di conseguenza, sulle famiglie. 

Chi prepara i pasti per le mense delle scuole del territorio potrebbe chiedere un adeguamento o un'integrazione ai Comuni per cui opera? Lo abbiamo chiesto alla Markas, azienda che fornisce i pasti a moltissime scuole del territorio. Il gruppo sta valutando la situazione.

Abbiamo contattato anche una realtà molto più piccola, Armonia Work di Centallo, cooperativa sociale che fornisce i pasti alle scuole di Busca, Pagno e Martiniana Po. La rappresentante legale Radmar Dos Santos spiega le grandi difficoltà vissute a partire dalla pandemia. "Siamo molto piccoli, una cooperativa. Non dobbiamo nemmeno fare profitto, solo raggiungere il pareggio. Eppure non riusciamo più. E' aumentato tutto, dalla meterie prime all'energia alla gestione amministrativa della cooperativa. Ecco perché abbiamo chiesto ai Comuni un'integrazione delle tariffe. I nostri costi sono aumentati del 20%, se non ci sarà l'integrazione non ce la faremo".

Aumenti in vista, dunque, della spesa per la mensa scolastica per le famiglie di Busca? No, almeno non per il momento. Il sindaco Marco Gallo evidenzia che i costi in più saranno coperti dal Comune. "Non possiamo pesare sulle famiglie. Eviteremo di farlo, finché sarà possibile".

Della stessa linea altri amministratori del Cuneese.

Il Comune di Cuneo, per esempio, non aumenta le tariffe delle mense scolastiche da anni, avendo sempre assorbito gli adeguamenti Istat senza scaricarli sulle famiglie. Non prevede di farlo neppure per questo anno scolastico. Ma non potrà essere cosi per sempre. 

L'assessora alle Politiche scolastiche del Comune Paola Olivero: "Tenteremo di evitarlo. Non prevediamo aumenti per questo anno scolastico in partenza. Bisognerà vedere quali saranno gli adeguamenti Istat dei prossimi mesi. Normalmente sotto l'1%, sono sempre stati assorbiti dal Comune. Ma se arrivassero a valori più alti, la cosa non sarebbe scontata".

La stessa linea è portata avanti dal Comune di Borgo San Dalmazzo. La sindaca Roberta Robbione evidenzia come non si prevedono aumenti e si eviterà il più possibile di pesare sulle famiglie. "Gli aumenti, finché sarà possibile, verranno assorbiti dal bilancio comunale".

Enzo Garnerone, sindaco di Cervasca, commenta: "Per ora non ci sono comunicazioni da parte dell'azienda fornitrice del servizio. Se e quando sarà, dovremo valutare in base al bilancio e capire come eventualmente reperire risorse".

Per quanto riguarda il Comune di Boves, il sindaco Maurizio Paoletti fa un ragionamento più ampio: "Questo argomento non è ancora stato affrontato né abbiamo ricevuto richieste dal nostro fornitore di pasti per le scuole. Quello di cui pare che nessuno si renda realmente conto, in primis la politica, è che molti Comuni sono a rischio default. Questa non è una crisi passeggera, è una speculazione mondiale che creerà nuovi poveri e sulla quale mi pare non ci sia consapevolezza. Sembriamo quelli che suonavano sul Titanic, su una nave che va a picco. Gli aumenti non saranno sostenibili a lungo, dovremo tagliare su manutenzioni, lavori, servizi sociali. Sono molto preoccupato. E lo sono io che ho un bilancio sanissimo".

Barbara Simonelli

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