Attualità - 24 agosto 2022, 11:40

Cuneo, minoranza compatta contro il restyling di piazza Europa: "Opera osteggiata che l'amministrazione porta avanti 'a qualunque costo'"

L'ordine del giorno, firmato da tutte le forze d'opposizione (tranne Lauria) verrà discussa in una delle sedute del consiglio comunale di settembre. Si chiede l'analisi del progetto definitivo affidato alla Ai Engineering di Torino

Cuneo, minoranza compatta contro il restyling di piazza Europa: "Opera osteggiata che l'amministrazione porta avanti 'a qualunque costo'"

Presentare il progetto definitivo ed esecutivo della riqualificazione di piazza Europa a Cuneo - affidata alla Ai Engineering di Torino - , alle commissioni consiliari competenti perché possano analizzarlo in modo approfondito.

E' questo il cuore dell'ordine del giorno che tutte le forze di minoranza - Cuneo per i Beni Comuni, Cuneo MIA, Indipendenti, Siamo Cuneo, Lega Salvini Piemonte, Giorgia Meloni-Fratelli d'Italia (non figura Beppe Lauria) - del consiglio comunale hanno firmato e discuteranno in una delle prossime sedute dell'assemblea (che, ricordiamo, a settembre dovrebbero essere addirittura quattro).

Il progetto definitivo: affidato e poi bloccato nei lavori dalle elezioni
L'affidamento alla Ai Engineering di Torino è stato reso pubblico a settembre dello scorso anno dal Settore Contratti e Personale del Comune, che ha pubblicato l'esito di una gara europea per servizi attinenti l'architettura e l'ingegneria relativi proprio alla costruzione del parcheggio sotterraneo e al restyling di piazza Europa. Da quel momento, nulla si è più mosso in maniera uficiale e concreta.

Nonostante tutto, lo scorso luglio, l'amministrazione ha dimostrato di voler procedere con l'attuazione del progetto adottando determine relative all'aggiornamento del piano anticendi e per studi geologici sul terreno di scavo.

"Il Comune vuole portare avanti l'opera 'a qualunque costo', nonostante sia considerata dall'opposizione, da diverse associazioni e dai residenti, contraria agli interessi della generalità dei cittadini sotto l'aspetto della qualità della vita urbana, della tutela della salute e dell'ambiente" si legge nel testo dell'ordine del giorno. Le forze di minoranza si dicono pronte sin d'ora a nuove azioni di contrasto, specie dopo aver preso visione del progetto definitivo.

La storia del progetto 'più osteggiato' del Bando Periferie
Si tratta comunque solo dell'ultimo episodio di una vicenda che procede ormai da oltre sei anni, riassunta nei punti salienti dalle forze di minoranza all'interno dell'ordine del giorno.

La 'prima versione' del progetto di restyling della piazza e di costruzione del parcheggio interrato è datata dicembre 2017, quando il Comune ha annunciato la convenzione con un raggruppamento temporaneo di professionisti per lo studio di fattibilità in project financing al costo di 8.800.000 euro, approvato con delibera di giunta il 7 giugno 2018. La gara d'appalto lanciata nel luglio 2019 è andata completamente deserta. A maggio dello stesso anno, poi, l'associazione "Di Piazza in Piazza" ha presentato un ricorso al TAR del Piemonte sostendo che la gara per la concessione risultasse viziata, in quanto in contrasto con il PRG vigente, a causa dell'eliminazione di una strada sul lato ovest della piazza. Ricorso considerato irricevibile, ma il progetto è stato comunque bloccato per ulteriori chiarimenti.

Dopo 18 mesi, nel dicembre 2020, la II^ commissione analizza un nuovo studio di fattibilità affidato a uno studio professionale per un importo di 150.000 euro, che rivede e adatta il precedente modificando l'assetto della piazza con l'abbattimento dei Cedri dell'Atlante, elimnando la viabilità sul lato ovest senza l'assunzione di una variante al PRG e inserendo nuovi volumi quali un padiglione da 300 metri quadri destinato ad attività culturali e uno più piccolo a copertura della rampa di uscita dell'arcata interrata su corso Giolitti. Inoltre, i box auto e i parcheggi a rotazione - 138 e 191 rispettivamente - sono stati ridotti di 100 unità totali, e il contenitore allontanato di nove metri dai confini delle abitazioni.

Il nuovo progetto preoccupa opposizione, associazioni e residenti, che si chiedono quanto la Presidenza del consiglio dei Ministi abbia dato, in merito, consenso 'pienamente informato' (o invece basato su generiche mappe progettuali); il cambio di meccanismo di finanziamento ha suscitato anche critiche da parte della Consulta dei Quartieri, che ritiene ancora oggi più prioritari altri interventi. Il 21 dicembre 2020 le opposizioni producono quindi un ordine del giorno - respinto dalla maggioranza - che punta alla rivisitazione dell'intero percorso procedurale.

A febbraio 2021 la giunta ha approvato il progetto per un importo totale di spesa di 8.798.477 euro, coperti per 3.500.000 euro con fondi del Comune, per 1.982.877,12 euro con l'alienazione di cascina Leonotta, per 3.213 euro tramite il Bando Periferie e per 102.000 euro per incarichi professionali. Il 2 aprile 2021 l'associazione "Di Piazza in Piazza" ha presentato un secondo ricorso al TAR.

Simone Giraudi

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