Attualità - 14 aprile 2022, 16:28

Terzo ponte di Alba, pronto il bando di gara per il progetto. Altri 8-10 milioni da trovare per la tangenziale est

A giorni la Provincia indirà la gara per la progettazione. Il sindaco Carlo Bo al lavoro per reperire le risorse ancora necessarie all’ultimo tassello dell’importante infrastruttura

Il sindaco di Alba Carlo Bo

Il sindaco di Alba Carlo Bo

Non c’è solo quella di un rapido completamento dell’autostrada Asti-Cuneo tra le preoccupazioni dell’Amministrazione albese sul fronte delle grandi opere.
Tra i dossier che il sindaco Carlo Bo ha voluto inserire nell’agenda della due giorni di incontri tenuti la scorsa settimana a Roma un posto particolare meritano infatti le pratiche relative alla realizzazione del terzo ponte albese e della tangenziale che a questo dovrà collegarsi, con l’obiettivo, come noto, di alleggerire in modo significativo la mole di traffico che oggi interessa il centro città, deviando sulla nuova tratta ad est della città le migliaia di veicoli che quotidianamente la attraversano sulla direttrice che va da corso Cortemilia a corso Asti e alla direzione Sinistra Tanaro della tangenziale.

Alle assicurazioni romane sui 20 milioni di euro che sul capitolo sono stati stanziati nei mesi scorsi dal Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale guidato da Mara Carfagna – denari che si aggiungono ai 12 milioni rinvenuti ancor prima tramite il recupero dei fondi Crosetto –, in questi giorni si aggiunge il nuovo passo in avanti atteso con l’imminente pubblicazione, da parte della Provincia, del bando per la progettazione dell’opera. Capitolo sul quale, peraltro, nelle more del finanziamento, il Comune di Alba aveva stanziato ingenti somme ora pronte a tornare nella piena disponibilità del municipio.

"Si tratto di un nuovo positivo passo verso la realizzazione di un’opera che, insieme all’autostrada, la nostra città attende da tempo –
commenta il sindaco Carlo Bo –. Oggi siamo di fronte a un risultato che due anni fa nessuno credeva possibile, ma è proprio credendoci fermamente che siamo riusciti a portare alla causa della nostra viabilità oltre 30 milioni di euro, propedeutici a un’opera il cui impatto avrà riflessi positivi non soltanto per Alba ma per tutto il territorio".

Un risultato oggettivamente importante, quantomeno a livello di risorse, che però ancora non esaurisce la portata dell’impresa che il sindaco si è impegnato a compiere. Trovati i fondi per il ponte, infatti, ora bisognerà procurare quelli necessari a finanziare la bretella di collegamento tra la sponda albese del Tanaro e la zona di via Rio Misureto, dove la futura tangenziale è destinata ad approdare. Questo se non si riuscirà a fare ancora meglio, facendola correre lungo il Cherasca sino alla rotonda all’incrocio tra corso Cortemilia e strada Sottoripa, secondo un disegno reso però complicato dalla presenza in quella zona di un crinale franoso.  

"All’appello mancano ancora 8-10 milioni di euro, necessari a realizzare gli 1,5 km della tangenziale e la la relativa viabilità accessoria – spiega sul punto il primo cittadino –, senza dire delle difficoltà relative all’incremento dei costi dei materiali e quindi degli appalti. Anche su questo fronte stiamo lavorando e sono sicuro che arriveremo a un risultato. Intanto partiamo con la progettazione del ponte che a giorni sarà affidato dalla Provincia, della quale ringrazio il personale per il grande lavoro fatto. Poi sono certo che completeremo anche questo ultimo tassello. Certamente sono opere che richiedono tempo, e a vederle completate saranno le prossime amministrazioni, ma da qualche parte bisogna partire, possibilmente con una visione di ampio respiro"
         
E una soluzione, assicura il sindaco, la si troverà anche per quanto riguarda quello che dovrà essere il tracciato, della futura tangenziale, la cui definizione andrà rivista rispetto alle ipotesi del passato, quando, col nuovo Prg ancora da approvare, si ragionava su un possibile spostamento del quartiere generale Miroglio, poi tramontato.

"Ora è importante trovare le risorse ancora mancanti – dice sul punto Carlo Bo – dopodiché si prenderà una decisione rispetto alle soluzioni tecniche ora allo studio. Per fare le cose ci vogliono idee e soldi. Le prime non ci mancano".

Ezio Massucco

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