I commercianti cuneesi hanno voglia di ripartire. In ballo c'è la data del 18 maggio, come indicato nel cronoprogramma della #fase2 dal premier Conte, ma crescono le pressioni per un anticipo della riapertura al 14 maggio.
E alcuni di loro hanno lanciato l'iniziativa #tantavogliadiripartire
Ieri il governatore Alberto Cirio, in conferenza stampa, non ha sciolto le riserve sulla data, perché si attendono istruzioni in merito dal governo.
L'unica certezza è che, già da qualche giorno, i negozi del capoluogo sono in fermento. Chiusi al pubblico ma in piena attività, per organizzare la ripartenza e fare tutte le operazioni necessarie per riaprire l'attività. Il 14 o il 18, a questo punto, poco importa.
Cambio merce, resi, allestimenti con gli articoli per la primavera-estate ma, soprattutto, organizzazione dei negozi secondo le regole di sicurezza. Dal dispenser alle corsie ai plexiglass alle posizioni da mantenere per le distanze.
"Ci teniamo a rassicurare i clienti - evidenzia Alberto Ravizza, titolare di diversi negozi di corso Nizza - che noi commercianti di Cuneo saremo attentissimi al rispetto di tutte le indicazioni igienico-sanitarie. Lo facciamo anche e soprattutto per tutelare noi stessi e i nostri dipendenti. Non solo, credo che tutti abbiano potuto vedere con i propri occhi quanto sia triste una città con le attività chiuse. I negozi, come i bar e i ristoranti, mantengono viva la città perché prima di tutto se ne prendono cura, mantenendola pulita e sicura".
Non solo, man mano che i negozi saranno pronti a riaprire, lasceranno le luci delle vetrine accese, a rappresentare tante piccole stelle e illuminare la città dopo lunghe settimane di buio.
I prossimi giorni saranno cruciali. Si attendono indicazioni dal governo già da lunedì 11 maggio. I commercianti non vogliono farsi trovare impreparati e sono pronti a rialzare le serrande.