Attualità - 17 gennaio 2019, 07:45

Tante soddisfazioni, ma anche qualche delusione, su tutte la vicenda della tangenziale: il sindaco di Fossano Davide Sordella si racconta

Mancano pochi mesi al termine del primo mandato alla guida di Fossano. Tempo di bilanci, dunque, per il primo cittadino, che comunque non scopre ancora le carte in vista delle elezioni

Il sindaco Davide Sordella

Il sindaco Davide Sordella

Restano 6 mesi alla giunta Sordella per portare a termine alcuni obiettivi per i quali il percorso è avviato da tempo.

Con l’anno nuovo corre l’obbligo di fare un bilancio di quelli che sono state le soddisfazioni e le delusioni del 2018 appena concluso e per porsi gli obiettivi per questo ultimo semestre.

Abbiamo chiesto a Davide Sordella, sindaco di Fossano, quali siano state le tre maggiori soddisfazioni di questo 2018 appena concluso e, immediatamente il riferimento è andato al Castello degli Acaja.

Dal 2016 il monumento faro della città degli Acaja è passato di proprietà dal demanio al Comune e ha preso avvio un percorso di valorizzazione del castello stesso: “Nel 2018 il castello ha ospitato ben due mostre importanti: Leonardo Opera Omnia, che si è conclusa domenica, e la mostra di Fontana e Manzoni con opere della Collezione La Gaia.

Inoltre si sono gettate le basi per la realizzazione di un museo permanente nel castello e c’è stata l’inaugurazione del nuovo ufficio turistico IAT. Tutti questi elementi si aggiungono alla notevole biblioteca, con la nuova emeroteca, all’archivio storico, alle visite guidate in continuo aumento.

Recentemente Fossano ha vinto un bando della Compagnia di San Paolo per il progetto Agorà culturale.

Il castello sta assumendo sempre di più l’aspetto di un luogo della cultura e per la cultura dove imbattersi in attività o dove, semplicemente, godersi un buon libro”.

La seconda grande soddisfazione, giunta proprio nel mese di dicembre, è la firma da parte della Regione Piemonte degli accordi di programma che consentiranno la riqualificazione della Chiesa vecchia del Salice e importanti interventi agli impianti sportivi del villaggio Bongioanni.

Credo che un altro passo importante lo abbiamo fatto con il recupero di edifici che erano destinati a scopi diversi dall’interesse pubblico perché alienati o perché destinati all’abbattimento o all’abbandono.

È il caso della vecchia stazione, in fase di ristrutturazione, che ospiterà la POLFER e la Casa delle Associazioni; dell’Istituto Thesauro che, invece di essere alienato, è stato restituito alla città e oggi ospita le classi della scuola Primo Levi; della Sala Contrattazioni e della Brut e Bon o quello dell’Asl in piazza Castello che oggi ospita la sede di Amos e inizialmente doveva essere venduto” continua Sordella.

Per quanto riguarda le delusioni il primo cittadino degli Acaja non ha dubbi: la tangenziale maledetta.

Sebbene, infatti, siano stati eseguiti alcuni interventi di riasfaltatura delle strade danneggiate dal passaggio di mezzi pesanti interdetti sulla tangenziale da parte di ANAS, ancora nulla di certo si sa sul destino della stessa, né è stato sgombrato il parcheggio posteriore del cimitero da quel che resta del ponte crollato il 18 aprile 2017 e ormai ridotto a poche briciole e qualche elemento in ferro.

Nei prossimi giorni è previsto l'abbattimento della campata adiacente a quella crollata, ormai ridotta anch'essa a una situazione precaria dai carrotaggi eseguiti dai tecnici per valutare lo stato dell'arte del manufatto, ma di tempi effettivi per quanto riguarda "verità, rimozione e riapertura", le tre richieste fondamentali fatte da Sordella alle autorità competenti i passi fatti sembrano davvero pochi.

Secondo aspetto negativo per il sindaco è il ritardo accumulato su alcuni cantieri: a partire dal ponte sulla ferrovia per il quale l’attesa del nullaosta definitivo da parte di RFI si è fatto attendere molto più a lungo del previsto, agli interventi di pedonalizzazione che, sebbene ancora nei tempi contrattuali, erano apparsi in un primo momento molto più brevi, i cantieri hanno rappresentato nel 2018 il maggior fardello per la Giunta Sordella.

Terzo elemento che lascia l’amaro in bocca a Sordella è la formalizzazione dell’accordo con la Regione Piemonte per l’ingresso della parte fossanese del fiume Stura nell’ente Parco fluviale: “Spero si concluda al più presto, ne ho ancora parlato in questi giorni con l’assessore regionale Valmaggia che mi ha confermato l’intenzione a procedere in questa direzione.

In questi giorni sono andato a correre sul percorso del Pescatore e ogni volta mi colpisce la bellezza del paesaggio che mi circonda e mi rendo conto di quanto potenziale turistico, didattico e di educazione all’ambiente possa avere se integrato nel Parco Fluviale”.

Ma dove pone l’asticella Sordella per questo 2019 appena iniziato e che, almeno per questo mandato, si concluderà con le elezioni di giugno?

Anche in questo caso gli elementi proposti sono tre: l’attuazione della nuova illuminazione pubblica, inclusa la parte nuova di viale Regina Elena, per la quale è stato stipulato l’accordo di project financing; la conclusione della pedonalizzazione dell’asse trasversale, quello che porta da piazza delle Uova a piazza Castello e la realizzazione, a Fossano, di un Hospice.

La curiosità che Sordella non toglie, per ora, a giornalisti e lettori è se si presenterà alle elezioni della prossima primavera o se, invece, deciderà di cedere il passo.

Non è l’unico, Sordella, a non aver ancora rivelato le proprie carte: a parte i rumors, infatti, nessuno ha ancora reso ufficialmente note le proprie intenzioni e ai fossanesi non resta che percepire il clima di tante forze politiche pronte ai blocchi di partenza, in attenta osservazione delle mosse degli altri.

Agata Pagani

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