Sabato 1 dicembre alle ore 17.30 Crocevia46, il primo progetto di housing sociale di Cuneo, ospita la presentazione del libro Abitare illegale: etnografia del vivere ai margini in Occidente (Milieu, 2017) di Andrea Staid.
L'appuntamento, realizzato in collaborazione con la rassegna letteraria scrittorincittà nell'ambito del progetto “Periferie al centro – nuovi modelli di vivibilità urbana”, si propone come un viaggio alla scoperta delle più diverse esperienze abitative, dalle case occupate italiane ai wagenplatz in Germania, dai villaggi rom e sinti ai pueblos ocupados in Spagna.
Staid, docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba e responsabile per Meltemi della collana Biblioteca Antropologia, nella sua opera indaga le motivazioni e gli stili di vita di chi vive in maniera non convenzionale per scelta, per cultura o per necessità. Dalle case occupate delle capitali europee ai villaggi sinti e rom passando per il Nepal e le zone terremotate, nella sua ricerca questi luoghi diventano un modo per studiare e capire i limiti della nostra dimensione urbana occidentale — che è solo uno degli infiniti modi di vivere anche se, standoci dentro, ci sembra l'unico.
"Nella storia dell'uomo ci si è sempre autocostruiti una casa, per millenni. Dalla rivoluzione industriale in poi, invece, la casa è diventata una merce come le altre", ha dichiarato Staid in un'intervista a Antonella Di Biase su Vice. E ancora: "si tratta del prodotto di una società, non di una condizione naturale: l'architettura ha un valore prima di tutto identitario e culturale, e non dovrebbe avere a che fare con le possibilità economiche. Alla base di quella che si definisce architettura vernacolare, che è il modo più originario di vivere, c'è la consapevolezza molto profonda dell'autocostruzione".
L'incontro con Staid vuole essere lo stimolo per un primo passo verso la conoscenza dei luoghi dell'abitare illegale che ci circondano e l'occasione per abbattere degli stereotipi e creare un dialogo con le componenti del tessuto urbano che non è possibile ignorare. Partecipazione libera, prenotazione obbligatoria via mail a info@crocevia46.org o sulla piattaforma Eventbrite.