Eventi - 03 ottobre 2016, 17:14

Arriva "Antidogma" a Manta: sul palco l'orchestra "Giovanni Battista Polledro"

Appuntamento per domenica 8 ottobre con Secretum di Fabio Mengozzi

Arriva "Antidogma" a Manta: sul palco l'orchestra "Giovanni Battista Polledro"

Un prima esecuzione assoluta, Secretum di Fabio Mengozzi, nato nel 1980, tra i brani che l’Orchestra da Camera “Giovanni Battista Polledro”, diretta per l’occasione dal Maestro Antonmario Semolini, eseguirà a Manta sabato 8 ottobre alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli

Il concerto inaugura la 39a Rassegna di Musica Antica e Contemporanea “Antidogma” sotto la direzione artistica del Maestro Enrico Correggia. In apertura del concerto le Variazioni su un tema di Čajkovskij di Anton Arensky (1861– 1906) che scrisse la partitura nel 1894, un anno dopo la morte del grande compositorerusso, cui è dedicata. Segue di Samuel Barber (1910 – 1981) il celebre Adagio per archi, la cui prima esecuzione, diretta da Arturo Toscanini, avvenne a New York nel 1938 in una trasmissione radio della NBC.

Salto nella contemporaneità con i due brani successivi: Musica per archi di Alberto Colla, classe 1968. Il brano è stato eseguito per la prima volta nel 2014 nella Sala Vernadskij di Mosca. E la prima di Secretum dell’astigiano Fabio Mengozzi.

Si torna nell’Ottocento e a Čajkovskij (1840 – 1893) con l’Elegia in memoria di Ivan Vasil’evich Samarin, un “omaggio personale” al professore di drammaturgia al Conservatorio di Mosca. Inizialmente non destinata alla pubblicazione dopo l’esecuzione nel dicembre del 1884, la partitura verrà poi resa pubblica da Čajkovskij nel 1895 in seguito alla morte di Samarin.

Il concerto chiude, con un ulteriore salto a ritroso nel tempo, con la Musica notturna delle strade di Madrid, in cui Luigi Boccherini (1743 – 1805) affida sonorità e ritmi spagnoleggianti agli strumenti ad arco, lui che per primo li assemblò nella forma del quartetto. Sotto la spinta di giovani concertisti, compositori e intellettuali, nel 1977 prende forma l’associazione Antidogma Musica, nella duplice veste di Rassegna, che vanta un interscambio continuo di artisti e di esperienze, e di Ensemble musicale.

Oggi è riconosciuta a livello internazionale, grazie ai suoi programmi innovativi, legati alle fonti più fertili della ricerca e della sperimentazione. Il criterio che soggiace all’elaborazione dell’offerta musicale spazia dall'antico al contemporaneo, avendo scelto come chiave di lettura il continuo confronto fra la tradizione classica e la musica colta attuale.

Antidogma porta in una piccola realtà di eccellenza storico-artistica come Manta – sottolinea il Maestro Correggia - non solo musica tradizionale, ma anche musica contemporanea, con decine di prime esecuzioni assolute, spettacoli multimediali con arte figurativa, danza, letteratura, incentivando così la curiosità del pubblico per nuove esperienze estetiche e performative.

Sul podio dell’Orchestra Polledro, ospite del Direttore stabile Federico Bisio, salirà Antonmario Semolini, importante flautista, apprezzato da personaggi come Severino Gazzelloni e Massimo Mila, oggi impegnato più che mai nella direzione d’orchestra. “Sono contento e grato dell’opportunità che mi è stata offerta dall’Orchestra Polledro – dichiara Semolini – realtà che si sta imponendo sul palcoscenico musicale nazionale, fatto dicui le istituzioni torinesi e piemontesi dovrebbero tener conto. Peraltro, nel prossimo mese di ottobre mi troverò a chiudere un festival di pregio come quello di Santa Lucia a Monterrey in Messico e ad aprirne un altro altrettanto di pregio in Italia, la rassegna di Antidogma, per l’appunto.

Preparare ed eseguire un concerto con un direttore diverso da quello stabile è una pratica che rinforza un’orchestra e sono lieto che questo compito vada al Maestro Semolini – commenta Federico Bisio, aggiungendo – Antidogma è una rassegna importante e storica, la cui filosofia si accorda con quella della Polledro. Come la loro ricerca si basa sul connubio e sulla dialettica tra la musica antica e l’attuale, noi interpretiamo questa dialettica nella riscoperta e proposta al pubblico di brani dimenticati o meno eseguiti. C’è in entrambi un’attenzione, quasi ossimorica, alla carica di novità del passato.

c.s.

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